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Vitamina C e antiossidanti: metti il turbo al tuo sistema immunitario

Medicina Integrata

Vitamina C e antiossidanti: metti il turbo al tuo sistema immunitario

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Vitamina C e antiossidanti: metti il turbo al tuo sistema immunitario

Da tutte le infezioni, che a torto o a ragione diventano endemie o pandemie, ci si difende primariamente rispettando le norme igieniche suggerite da qualsiasi organo di informazione. Ma anche cercando di mettere in pratica una serie di comportamenti che possono aiutare il sistema immunitario a reagire nel modo più efficiente possibile all’infezione


Stefano Fais - 20/07/2020

Questo articolo è tratto da Scienza e Conoscenza 73.



Questa rivista ha recentemente pubblicato un e-book scritto dal dottor Domenico Mastrangelo [Fattore C. Vitamina C ad alte dosi nel trattamento del COVID-19 e di altre condizioni patologiche; N.d.R.] sull'efficacia della vitamina C come antivirale naturale, che sarà di enorme aiuto a chi vorrà dedicarsi a una maggiore conoscenza dei benefici di questa importantissima vitamina. A questo proposito mi sento di dare enfasi al fatto che, non solo la vitamina C, ma tutti gli “antiossidanti” naturali possono avere un ruolo chiave nel migliorare la risposta immunitaria alle infezioni, compresa quella da Coronavirus.

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Sistema immunitario e stress ossidativo

Esiste uno stretto legame tra sistema immunitario e stress ossidativo. Cercando di semplificare al massimo, lo stress ossidativo dipende dal bilancio nel nostro organismo fra le sostanze/molecole ossidanti, che vengono prodotte in continuazione sin dalla nascita, e tutte le sostanze anti-ossidanti che il nostro organismo produce per contrastare le sostanze ossidanti, ma anche integratori e farmaci con effetto antiossidante.

Quando nel nostro organismo il bilancio redox si sbilancia e permane sbilanciato per troppo tempo, il sistema immunitario funziona male. Nelle persone anziane lo stress ossidativo è un fenomeno costante e ingravescente che le rende fisiologicamente più deboli, in particolare nei confronti delle malattie infettive.

Semplificando al massimo, quando il sistema immunitario si trova ad affrontare un’infezione virale, lo fa sia attraverso le cellule che lo compongono, alcune di queste (come i macrofagi e cellule natural killer) con un’azione diretta su tutti gli agenti esterni), sia attraverso mediatori solubili, come gli anticorpi e le citochine, che in realtà sostengono la reazione infiammatoria.

La risposta infiammatoria, se da un lato è fisiologica e serve a tamponare un danno, dall’altro aumenta sensibilmente la produzione di sostanze ossidanti come i Ros, o radicali liberi dell’ossigeno, molecole ossidative che entrano in circolo e che devono essere, a loro volta, eliminate in modo efficiente perché nocive.

Di solito, nelle persone giovani e in buona salute, il sistema antiossidante e il sistema immunitario collaborano per eliminare sia la causa scatenante dell’infezione sia il danno organico. Questa sinergia diventa nel tempo sempre meno efficiente: col passare degli anni le sostanze ossidanti vengono eliminate con maggior difficoltà e si accumulano nei tessuti, creando una serie di problemi, fra cui un malfunzionamento della risposta immunitaria. 

Quando il bilancio tra Ros in circolazione e difese antiossidanti è sfavorevole, si verifica un accumulo di ossidanti nei nostri organi (intestino, fegato, reni, polmoni); ma anche nel sistema reticolo-istiocitario e nella matrice extracellulare. Come accennavo prima, quando si verifica un accumulo di Ros, sia acuto che cronico, il sistema immunitario funziona male e in alcuni casi non funziona proprio.

Questo processo è stato da poco ridefinito “immunosenescenza”, cioè il progressivo indebolimento del sistema immunitario legato all’invecchiamento. In questo stato di mal funzionamento della risposta immunitaria legata all’età, l’infezione aggraverà la situazione inducendo un’ulteriore iperproduzione di citochine pro-infiammatorie con conseguente accumulo di radicali liberi che resteranno in circolo o si accumuleranno negli organi con ridotte possibilità di essere smaltiti velocemente; quindi, con un ulteriore indebolimento del sistema immunitario. 

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Stefano Fais
Medico, per circa 15 anni ha condiviso la professione con l’attività di ricerca e nel 1994 ha deciso di dedicarsi completamente a... Leggi la biografia
Medico, per circa 15 anni ha condiviso la professione con l’attività di ricerca e nel 1994 ha deciso di dedicarsi completamente a quest’ultima. È stato per diversi anni Direttore del reparto farmaci antitumorali dell’Istituto Superiore di Sanità dove ora è dirigente di Ricerca nel dipartimento di oncologia e medicina molecolare.È... Leggi la biografia

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