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Il benessere comincia da terra: l’evidenza bioelettrica dell’Earthing

Terapie e trattamenti olistici

Il benessere comincia da terra: l’evidenza bioelettrica dell’Earthing

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Il benessere comincia da terra: l’evidenza bioelettrica dell’Earthing

Conosci l’Earthing? È una disciplina che si basa su un concetto tanto semplice quanto trascurato: il contatto diretto con il suolo naturale può influenzare positivamente le funzioni fisiologiche del corpo umano. Camminare scalzi sull’erba o sulla sabbia non è solo un gesto spontaneo, ma un atto con implicazioni misurabili sulla salute bioelettrica dell’organismo.


Francesca Lanza - 20/06/2025

Il corpo come sistema elettrico

Il corpo umano è un sistema bioelettrico complesso, regolato da correnti e segnali cellulari. Ogni cellula è sede di una complessa attività elettrochimica: le membrane cellulari mantengono un potenziale elettrico attraverso il bilanciamento di ioni come sodio, potassio, calcio e cloro; i neuroni comunicano tramite impulsi elettrici codificati in variazioni rapide di voltaggio; persino la contrazione muscolare è il risultato di segnali elettrici generati nel sistema nervoso e trasmessi attraverso i motoneuroni. Il cuore, il cervello e il sistema immunitario operano in modo sincrono proprio grazie a questa fitta rete di segnali elettrici, che consente all’organismo di autoregolarsi.

In questo contesto, la superficie terrestre non è un semplice supporto fisico, è un campo energetico attivo, caratterizzato da una costante disponibilità di elettroni liberi, generati dal flusso geoelettrico e dalle scariche atmosferiche. La pelle, in particolare quella dei piedi, può funzionare da interfaccia tra il corpo e questo campo elettromagnetico naturale. Quando il contatto è diretto – ad esempio camminando scalzi su erba, sabbia o terra umida – si crea una connessione elettrica reale: gli elettroni liberi fluiscono nel corpo, contribuendo a neutralizzare i radicali liberi in eccesso e a ridurre i potenziali elettrici che si accumulano a causa di esposizione a campi elettromagnetici artificiali o isolamento prolungato.

Diversi studi ipotizzano che questa interazione bioelettrica sia in grado di modulare lo stato redox delle cellule, influenzando processi infiammatori, stress ossidativo e perfino la regolazione del ritmo circadiano. Il contatto con la Terra si configura così non come un atto simbolico o empirico, ma come un’interazione fisiologicamente misurabile, capace di ripristinare condizioni biofisiche coerenti con il funzionamento ottimale dell’organismo.

La disconnessione moderna

Nel contesto urbano e domestico contemporaneo, gran parte delle superfici con cui entriamo in contatto quotidianamente è realizzata con materiali isolanti. Le calzature moderne, ad esempio, utilizzano suole in gomma o plastica che impediscono la conduzione elettrica. Le abitazioni, a loro volta, sono costruite con pavimenti in legno, linoleum, piastrelle ceramiche o resine sintetiche, tutti materiali che ostacolano il passaggio di elettroni tra la superficie terrestre e il corpo umano. Anche i letti, spesso rialzati e collocati su strutture isolanti, separano il corpo dalla possibilità di scambiare cariche elettriche durante le ore notturne, momento fisiologicamente rilevante per la rigenerazione cellulare e il bilanciamento neuroendocrino.

Questo isolamento sistemico, diffuso e inconsapevole, produce una condizione che gli autori di Earthing – A piedi nudi descrivono come “disconnessione elettrica ambientale”: una separazione prolungata dal potenziale elettrico naturale del pianeta. Secondo l’ipotesi avanzata da Clinton Ober, Stephen T. Sinatra, Martin Zucker, tale disconnessione può contribuire a uno stato di squilibrio elettro-fisiologico, interferendo con la capacità del corpo di mantenere la propria omeostasi bioelettrica.

Le conseguenze ipotizzate non sono solo teoriche: i sintomi riportati includono disturbi cronici di basso grado come infiammazione persistente, alterazioni del sonno, stanchezza generalizzata, dolori muscolari diffusi e ridotta capacità di recupero dopo uno sforzo fisico. In sostanza, una condizione di “mancanza di messa a terra” potrebbe tradursi in una maggiore vulnerabilità ai disturbi del sistema nervoso autonomo, del sistema immunitario e del metabolismo cellulare

Le evidenze cliniche raccolte

Diversi studi riportati nel libro Earthing – A piedi nudi documentano come il contatto diretto con la superficie terrestre possa influenzare parametri fisiologici misurabili. Stephen T. Sinatra, cardiologo e co-autore, riporta i risultati di uno studio in cui soggetti collegati alla Terra attraverso un sistema conduttivo hanno mostrato un miglioramento della variabilità della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria e dell’ossigenazione del sangue. Tali effetti suggeriscono una modulazione del sistema nervoso autonomo in favore del tono parasimpatico.

Un altro studio, condotto su 12 soggetti e descritto nel capitolo dedicato allo stress, ha misurato il profilo giornaliero del cortisolo salivare prima e dopo 8 settimane di sonno in collegamento a terra. I dati hanno evidenziato una normalizzazione del ritmo cortisolemico e un miglioramento percepito della qualità del sonno e del benessere psicofisico.

La fluidità del sangue è stata valutata in uno studio condotto da Gaétan Chevalier, citato anch’esso nel libro, nel quale 10 adulti sani hanno sperimentato un significativo aumento del potenziale zeta – parametro che indica la capacità delle cellule ematiche di respingersi evitando l’aggregazione. Dopo sole due ore di Earthing, è stata osservata una riduzione della viscosità ematica fino al 270%, suggerendo un effetto potenzialmente protettivo sul microcircolo. Ma ci sono anche effetti misurabili per quanto riguarda lo stress ossidativo, gli effetti sul sonno e i tempi di riposo e recupero. 

Un paradigma da indagare

L’Earthing si propone come un’interfaccia tra corpo umano e ambiente naturale, priva di controindicazioni, applicabile in ambito preventivo e, in alcuni casi, coadiuvante in contesti terapeutici. L’idea che il contatto diretto con il suolo possa contribuire a una regolazione endocrina e immunitaria rappresenta una linea di ricerca ancora giovane, ma sostenuta da dati osservazionali e ipotesi fondate nella fisica, nella geobiologia e nella fisiologia integrata.

Una delle forze dell’Earthing è la sua accessibilità: basta togliersi le scarpe e camminare sull’erba, sulla terra o sulla sabbia... e l'estate è proprio la stagione giusta!

Per una panoramica completa, con documentazione scientifica, testimonianze cliniche e spunti pratici, consiglio la lettura di  Earthing – Camminare a piedi nudi (Macro Edizioni)


Francesca Lanza
Responsabile del coordinamento editoriale della collana Scienza e Conoscenza per Macro Edizioni, formatrice, coach a indirizzo olistico motivazionale. Leggi la biografia
Responsabile del coordinamento editoriale della collana Scienza e Conoscenza per Macro Edizioni, formatrice, coach a indirizzo olistico motivazionale. Leggi la biografia

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