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È meglio la Medicina Convenzionale o quella Alternativa?

Medicina Integrata

È meglio la Medicina Convenzionale o quella Alternativa?

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È meglio la Medicina Convenzionale o quella Alternativa?

Secondo il Dott. Del Sorbo, la medicina è una sola ed è quella che fa star bene chi soffre.


Antonio Del Sorbo - 25/02/2021

La verità assoluta sulla sofferenza umana non è mai una certezza per nessuna disciplina, tradizionale o alternativa che sia.

L’importante è non smettere mai di cercarla: con amore, umiltà, scienza e coscienza, imparando dai successi e dagli errori del passato e avendo una sufficiente apertura mentale, al fine di non scambiare per certezze assolute vecchi dogmi e pregiudizi, anche quando ben radicati nel nostro imprinting culturale.

Tra arte e scienza Circa 2500 anni fa Ippocrate ha definito l’arte medica come un insieme di pratiche mirate a ripristinare l’equilibrio, l’armonia e la salute del paziente. Per il padre della medicina, il medico dovrebbe seguire gli insegnamenti della Natura e ascoltare il corpo, che ha già in sé i mezzi della guarigione. Nei secoli successivi la medicina si è arricchita di nuove conoscenze.

La suddivisione del sapere medico in branche specialistiche ha formato sempre più medici specialisti d’organo (il dermatologo come specialista della pelle, l’oculista come specialista degli occhi, lo psichiatra come specialista della mente), a scapito della visione unitaria dell’individuo, sempre più simile a un insieme di pezzi isolati e difettosi, da riparare in tempi e sedi separate.

Ciascun settore della scienza ha interpretato la salute secondo il proprio punto di vista, inciampando a volte in facili riduzionismi.

Ogni contesto storico e geografico ha avuto i propri paradigmi scientifici, non sempre esenti da credenze e dogmi condivisi, talora elevati a rango di certezze. La scienza esprime l’insieme delle conoscenze in un determinato momento storico.

Ciò che un tempo fu considerato scientifico, oggi non lo è più e in futuro sarà ancora così. Per migliaia di anni la medicina orientale ha studiato e assistito l’essere umano nel suo insieme, in simbiosi con la sua rete sociale e con i ritmi della natura: suprema guaritrix.

 

Oggi soffriamo di... troppa medicina

La scienza moderna ha avuto il grande merito di decifrare i singoli ingranaggi molecolari di un sistema complesso qual è l’essere umano, continuando però a studiarli singolarmente, osservandoli da troppo vicino e supportandoli talora in maniera isolata e meccanicistica, a scapito di una visione d’insieme della Vita.

Si è passati così dal determinismo genetico (tutto dipende dai geni), all’organocentrismo (siamo un insieme di pezzi isolati e difettosi, da riparare in tempi e sedi separate), allo psicocentrismo (tutto dipende dalla mente), al riduzionismo alimentare (siamo ciò che introduciamo con gli alimenti), al tecnocentrismo (tutto si può prevenire con un test di laboratorio), fino al farmacocentrismo (tutto si aggiusta con i farmaci).

Eppure le cellule e i tessuti si autoregolano da sempre senza l’azione intenzionale dell’essere umano, secondo i propri riflessi epigenetici e morfogenetici filogeneticamente appresi, in cui efficienza e sopravvivenza sono le vere finalità di qualsiasi azione biologica (biocentrismo).

Antiche pratiche come la fitoterapia, la medicina tradizionale cinese e la medicina ayurvedica indiana sono state nei secoli rimpiazzate da quella che oggi consideriamo scienza, e che tra qualche secolo non sarà poi tanto diversa dai salassi, dalle tonsillectomie preventive di massa e dai miasmi del passato.

Così come in passato eravamo convinti di essere nel giusto, continuiamo anche oggi a dare per scontato che le nostre attuali conoscenze mediche siano migliori di quelle che avevamo ieri. Rispetto a prima, è soltanto aumentata la più terrificante tra le malattie contagiose: la paura, che un tempo si trasmetteva solo per contatto (di solito a scuola o in famiglia), mentre oggi si diffonde soprattutto per via telematica, portando inevitabilmente a una deriva consumistica, farmacocentrica e tecnocentrica della salute, a colpi di overdiagnosis (sovradiagnosi) e overtreatment (abuso di farmaci). [continua...]

Continuando la lettura su Scienza e Conoscenza n. 75 potrai approfondire:

  • Le medicine alternative, cosa sono, quali sono e perchè sono importanti
  • Le riflessioni del Dott. Del Sorbo per andare verso una sola Medicina che rimetta al centro la salute delle persone

 

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Antonio Del Sorbo
Medico chirurgo, specialista in Dermatologia e Venereologia.Dopo aver conseguito la Specializzazione in Dermatologia e il Dottorato di Ricerca in... Leggi la biografia
Medico chirurgo, specialista in Dermatologia e Venereologia.Dopo aver conseguito la Specializzazione in Dermatologia e il Dottorato di Ricerca in Dermatologia Sperimentale, ha conseguito il diploma di medico esperto in Omeopatia, omotossicologia e discipline integrate presso l’Accademia di Medicina Biologica AMIOT.È stato docente di... Leggi la biografia

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