Meditazione e fisica quantistica: quale legame tra coscienza e universo?
Scienza e Fisica Quantistica

Scienza e Fisica Quantistica

Per secoli meditazione e scienza sono sembrate appartenere a mondi inconciliabili: da una parte l’interiorità, la pratica e il silenzio; dall’altra, leggi oggettive, numeri e sperimentazioni. Con l’avvento della fisica quantistica però, qualcosa si è incrinato. In laboratorio, il ruolo dell’osservatore è diventato centrale: le particelle non si comportano in modo determinato fino a quando non vengono osservate. Il confine si è fatto meno netto, e la domanda oggi diventa inevitabile: che cosa c’entra la meditazione con la fisica quantistica?
Francesca Lanza - 22/08/2025
La coscienza al centro dell’universo
Uno dei principi più rivoluzionari della meccanica quantistica è il ruolo dell’osservatore. Come mostrano celebri esperimenti, le particelle non si comportano in maniera determinata fino a quando non vengono osservate. Questo richiama l’essenza della meditazione: l’atto dell’osservare consapevolmente. Nella meditazione, l’atto stesso dell’osservare – i pensieri, le emozioni, i respiri – diventa esperienza vivente. Diverse ricerche nel campo della mindfulness e coscienza quantistica indicano che la realtà, anziché essere fissa, è fluida, permeata di possibilità, dinamica e in continuo divenire
Nelle tradizioni contemplative, la luce è spesso considerata simbolo di consapevolezza, intuizione e risveglio. In fisica, la luce è al tempo stesso onda e particella, un fenomeno che sfida la logica classica. Così, scienza e meditazione, pur usando linguaggi diversi, sembrano indicare la stessa realtà profonda: un universo in cui la coscienza gioca un ruolo centrale.
Meditazione senza sforzo: un laboratorio vivente
A cogliere queston intrinseco legame è Peter Russell, fisico, appartenente e a quel filone di scienziati che insieme a David Bohm, Fritjof Capra, Bruce Lipton e Candace Pert, hanno osato mettere in dialogo scienza e misticismo. Nel suo ultimo libro "Meditazione senza sforzo" proporre questa pratica come un’esperienza naturale, che non richiede sforzo né disciplina rigida e invita a “asciare che la mente trovi spontaneamente la quiete, così come un lago si calma quando il vento cessa. In questo senso, la meditazione diventa un laboratorio vivente che rispecchia i principi quantistici: pensieri ed emozioni emergono e svaniscono come particelle in un campo di possibilità.
Una visione risanatrice dell’universo
Meditazione e fisica quantistica non si oppongono, ma si completano. Se la fisica mostra che il mondo non è riducibile a materia inerte, la meditazione ci permette di sperimentare direttamente l’interconnessione e la vitalità del cosmo. Meditazione e fisica quantistica ci conducono entrambe a un universo in cui la coscienza è primaria. Un universo vivo, in cui Dio e spiritualità assumono un significato nuovo, più vicino alla scienza che alla religione dogmatica. Una prospettiva che non solo arricchisce la ricerca scientifica, ma apre a un modo diverso di intendere noi stessi e la realtà che ci circonda.
Francesca Lanza
