Bhakti Yoga: il Sentiero del cuore
Consapevolezza

Consapevolezza

In occasione della Giornata Mondiale dello Yoga, celebrata il 21 giugno, continuiamo a parlare dello yoga e dei suoi profondi benefici per il corpo, la mente e lo spirito. Tra i diversi sentieri dello yoga il Bhakti Yoga, la via della devozione, è una pratica che unisce l’individuo al Divino attraverso l’amore puro e disinteressato. Una pratica antica e universale, capace di portare pace, connessione e trasformazione interiore anche nella vita quotidiana.
Varutti Guerrino - 20/06/2025
Il Bhakti Yoga è uno dei sentieri principali dello yoga, accanto al Karma Yoga (via dell’azione), Jnana Yoga (via della conoscenza) e Raja Yoga (via della meditazione). Derivato dal termine sanscrito “bhakti”, che significa devozione, amore o partecipazione totale, il Bhakti Yoga si concentra sull’unione con il Divino attraverso l’amore puro e incondizionato e in realtà il Bhakti Yoga contiene in sé tutti gli yoga citati, in forma essenziale e praticabile dall’uomo contemporaneo.
Nato nei testi vedici e sviluppatosi ampiamente nei Purana e nella Bhagavad Gita, il Bhakti Yoga è stato reso celebre dai grandi santi-poeti indiani come Mirabai, Tukaram, Kabir e Chaitanya Mahaprabhu. Questi maestri hanno cantato l’amore per Dio in forme accessibili e profonde, rendendo il Bhakti Yoga una via spirituale popolare e universale, oltre le barriere di casta, genere o sapere.
I Principi Fondamentali del Bhakti Yoga
Il cuore del Bhakti Yoga è l’abbandono amoroso al Divino. Non si tratta solo di adorazione rituale, ma di una trasformazione interiore che coinvolge emozione, pensiero, parola e azione.
I nove modi della Bhakti (Navadha Bhakti) descritti nei testi sacri sono:
- Shravana – ascoltare storie divine.
- Kirtana – cantare il nome e le glorie di Dio.
- Smarana – ricordare costantemente il Divino.
- Padasevana – servire i piedi del Signore (umiltà).
- Archana – adorare con rituali e offerte.
- Vandana – preghiere e prostrazioni.
- Dasya – sentirsi servo del Divino.
- Sakhya – essere amico di Dio.
- Atmanivedana – resa totale del sé.
Il praticante di Bhakti Yoga sviluppa sentimenti di amore, gratitudine, compassione e gioia, vedendo la divinità non come un concetto astratto ma come una presenza viva.
Bhakti Yoga nella Vita Quotidiana
A differenza di altre forme di yoga più tecniche o solitarie, il Bhakti Yoga può essere integrato in ogni momento della giornata. Ecco alcune forme comuni:
- Japa: ripetizione del nome divino (mantra), come il famoso Hare Krishna, Om Namah Shivaya, o Ave Maria nelle tradizioni devozionali occidentali.
- Kirtan: canto collettivo, spesso accompagnato da strumenti musicali, che crea un’atmosfera di comunione spirituale.
- Seva: servizio disinteressato agli altri, visto come servizio a Dio.
- Puja: rituali di offerta, dal semplice accendere una candela a elaborate cerimonie.
Nel Bhakti Yoga, Dio può essere concepito in varie forme (Krishna, Rama, Shiva, la Madre Divina…) o come l’Assoluto senza forma (nirguna Brahman). La forma non è importante quanto la sincerità del sentimento.
Il Bhakti Yoga nel mondo contemporaneo
Il Bhakti Yoga si è diffuso anche in Occidente grazie a maestri come Swami Vivekananda, Paramahansa Yogananda, A.C. Bhaktivedanta Swami (fondatore dell’ISKCON), Amma (Mata Amritanandamayi), e tanti altri. Le loro vite sono esempi viventi di amore disinteressato e compassione universale.
Durante la Giornata Mondiale dello Yoga, il Bhakti Yoga ci invita a ricordare che lo yoga non è solo flessibilità fisica, ma soprattutto flessibilità del cuore. È una via che supera le religioni e unisce tutti nell’amore per il Divino, che è presente in ogni essere.
In un mondo afflitto da divisioni, stress e solitudine, il Bhakti Yoga offre una medicina potente: il ritorno all’amore, alla semplicità, alla devozione. Celebrare questa giornata significa anche riconoscere che lo yoga è uno strumento di trasformazione globale, quando parte dal cuore.
In particolare in questa era del Kali Yuga dove la degenerazione dei valori, del materialismo spinto, del determinismo, del consumismo esasperato, della conflittualità costante, della competizione fra gli uomini, del mancato rispetto per la Madre terra il tutto avvolto in una nebbia narcotizzante che coinvolge ogni anelito del mondo, in questo contesto il Bhakti Yoga, lo Yoga devozionale, è la via fondamentale e salvifica dell’uomo per la sua ricostruzione del rapporto diretto con il divino.
Bisogna ritornare ai primordi ed in effetti anche il cristianesimo delle origini era molto simile allo yoga devozionale: si pregava cantando, si santificava un cibo non violento, si conduceva una vita semplice e austera glorificando il Nome Divino.
“Ovunque tu sia, qualunque cosa tu faccia, offri tutto a Me. Questo è il sentiero del Bhakti Yoga.”
– Bhagavad Gita 9.27
Per chi desidera approfondire la dimensione più interiore e contemplativa dello yoga, segnaliamo La guida completa allo Yin Yoga di Bernie Clark (Macro Edizioni). Un testo ricco e aggiornato che unisce pratica, anatomia e consapevolezza in un approccio dolce ma profondo, perfetto per accompagnare la via del Bhakti Yoga. Attraverso il silenzio, la quiete e l’ascolto del corpo, lo Yin Yoga diventa un ponte verso l’apertura del cuore e la connessione col Divino.