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Un'autentica esperienza spirituale

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Mauro Bergonzi - 01/01/2016

“La più bella e profonda sensazione che possiamo provare è la sensazione del mistico. E questo misticismo è ciò che sta alla base di tutta la vera scienza”. Albert Einstein

Dal positivismo scientifico al materialismo marxista, dalla secolarizzazione e demitizzazione delle chiese al consumismo capitalistico, tutti i principali sistemi di valori predominanti nell'Occidente contemporaneo, hanno rinforzato una svalutazione dell'esperienza interiore e una massiccia repressione della sensibilità religiosa, al punto che Ronald Laing scriveva negli anni Sessanta: «La nostra civiltà non reprime soltanto gli istinti e la sessualità, ma anche ogni forma di trascendenza. Il nostro stato normale e ben adattato non è molto spesso che una rinuncia all'estasi, un tradimento delle nostre più vere potenzialità. Molti di noi riescono fin troppo bene a costruirsi un falso io per adattarsi a una falsa realtà. Negli ultimi anni però ciò che era stato rimosso da questa cruda eclissi del sacro ha cominciato a riemergere sotto forma di una nuova sensibilità religiosa, connotata da esiti spesso ambivalenti. Da un lato la moda dell'occulto, le sette suicide, il fascino dell'esotico e dell'esoterico, la sottomissione a sedicenti guru, le superstizioni millenaristiche. Dall'altro la ricerca di un'autentica esperienza spirituale, vissuta in prima persona, senza intermediari attraverso un lavoro interiore che coniughi insieme contemplazione e azione. In tale prospettiva l'incontro con la spiritualità orientale rappresenta per alcuni occidentali una preziosa occasione per riscoprire attraverso un terreno religioso vergine, non dominato da pregiudizi e da antiche ferite, la dimensione del sacro, celata nell'intimo di ciascuno. Così il “viaggio” in Oriente diviene un ritorno alle fonti del proprio spirito, come scrisse Tagore in una bella poesia: "Sono le vie più remote che portano più vicino a te stesso. Il viandante deve bussare a molte porte straniere per arrivare alla sua e bisogna viaggiare per tutti i mondi esteriori per giungere infine al sacrario più segreto, all'interno del cuore”.»

Mauro Bergonzi sarà uno dei trenta relatori a condividere, oltre le parole, il silenzio della comunione del cuore, al Sand Italy, 24-29 maggio, Titignano, Orvieto.


Mauro Bergonzi
Mauro Bergonzi è insegnante di Religioni e Filosofia dell'India all'Istituto Universitario di Napoli. Leggi la biografia
Mauro Bergonzi è insegnante di Religioni e Filosofia dell'India all'Istituto Universitario di Napoli. Leggi la biografia

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