Wilhelm Reich e l’Energia Orgonica: il richiamo perduto della vita
Scienza e Fisica Quantistica
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Wilhelm Reich (1897–1957) è stato una figura tanto geniale quanto controversa del XX secolo... Medico, psicoanalista, e un visionario. La sua figura sfugge a ogni etichetta: troppo scientifico per i mistici, troppo mistico per gli scienziati. Reich fu un ricercatore dell’essenza
della vita: quella forza invisibile che pulsa dentro ogni organismo vivente e che, secondo lui, era la vera chiave per comprendere la salute, la psiche, la sessualità e perfino il cosmo.
Varutti Guerrino - 11/07/2025
L'intuizione dell'energia orgonica
Wilhelm Reich, fu allievo diretto di Sigmund Freud, ma mentre Freud si muoveva nel regno simbolico dell’inconscio, Reich portava l’attenzione sul corpo, sulla respirazione, sull’energia che scorre, o si blocca, nei tessuti del nostro essere. Non era solo teoria: era esperienza vissuta.
Secondo Reich, esiste nell’universo un'energia fondamentale, l'energia orgonica, presente ovunque: nell’aria, nei corpi viventi, nelle galassie. Un’energia primordiale, vitale, che anima la materia e la coscienza. Potremmo paragonarla al prana orientale, al ki, o al concetto di “forza vitale” di molte tradizioni sapienziali.
Reich non si limitò a formularne l’esistenza filosoficamente: cercò di osservarla, misurarla, incanalarla. L’orgone, diceva, poteva essere visibile come bagliore azzurrino attorno agli organismi, o percepibile come calore, vibrazione o flusso. Era ciò che dava salute, vitalità, amore. La sua stagnazione o blocco era alla radice della malattia.
Corpo, emozione, energia: la rivoluzione della terapia reichiana
Una delle intuizioni più forti di Reich fu che la psiche e il corpo sono un’unica realtà. Le emozioni represse, i traumi, i condizionamenti sociali, non scompaiono semplicemente: si fissano nel corpo, formando quella che Reich chiamò “corazza caratteriale”, una tensione cronica che spezza il libero fluire dell’energia.
In terapia, Reich non si accontentava delle parole. Invitava i pazienti a respirare profondamente, a muoversi, a esprimere il dolore represso, le lacrime, la rabbia, il piacere. Questo approccio diede origine alla psicoterapia corporea, oggi praticata in molte forme (come la bioenergetica, la biodinamica, la vegetoterapia).
L’accumulatore orgonico: salute ed energia cosmica
Negli anni ’40, Reich mise a punto uno strumento straordinario: l’accumulatore orgonico. Si trattava di una semplice scatola – fatta con strati alternati di materiali organici e metallici, capace, secondo lui, di attrarre e concentrare l’energia orgonica presente nell’ambiente. Chi vi si sedeva all’interno poteva assorbire questa energia: molti riportavano effetti di maggiore vitalità, benessere, equilibrio emotivo. Reich lo sperimentò anche in ambito agricolo (favorendo la crescita delle piante) e persino in campo oncologico, arrivando ad affermare che potesse aiutare nella cura del cancro, sebbene non in modo miracoloso.
Queste affermazioni furono la scintilla dello scontro con la medicina ufficiale americana, e con la Food and Drug Administration (FDA), che lo accusò di frode e mise al bando i suoi accumulatori.
Il cloudbuster e l’influenza sul clima
Un altro dispositivo rivoluzionario fu il cloudbuster: una serie di tubi metallici collegati a corpi d’acqua, capaci, secondo Reich, di influenzare la distribuzione dell’energia orgonica nell’atmosfera. Con esso, Reich sosteneva di poter dissipare nuvole o provocare pioggia.
Esperimenti compiuti nel deserto dell’Arizona sembravano mostrare effetti concreti, anche se mai accettati dalla meteorologia tradizionale. Il cloudbuster anticipa, in un certo senso, le moderne riflessioni sulla geoingegneria e il rapporto tra coscienza e ambiente.
Un pensiero ancora vivo
Reich venne arrestato nel 1956. I suoi libri furono bruciati negli Stati Uniti, un atto gravissimo in un paese che si definisce libero. Ma perché? Forse perché Reich metteva in discussione le basi della medicina ufficiale, denunciava l’alienazione sessuale della società moderna e proponeva un nuovo modello di uomo: libero, vitale, cosciente.
Morì in prigione, a soli 60 anni, con la convinzione di aver fatto scoperte che l’umanità un giorno avrebbe capito.
Oggi, l’energia orgonica non è ancora stata “dimostrata” dalla scienza materialista, ma tanti terapeuti, guaritori e scienziati non convenzionali continuano a esplorare vie simili: dalla medicina energetica alla radionica, dalla bioenergetica alla fisica quantistica applicata al corpo umano.
Molti ritrovano nelle parole di Reich un’eco profonda: l’uomo non è una macchina, ma un campo di energia vivente, connesso alla Terra, al Cosmo, al proprio cuore. Guarire, allora, non è solo eliminare un sintomo, ma liberare l’energia vitale e tornare in contatto con se stessi.
Wilhelm Reich ci ha lasciato un’eredità scomoda ma preziosa: una visione dell’essere umano come essere energetico, integrato, libero. Le sue idee possono ancora essere uno stimolo per chi cerca nuove strade per la salute, la spiritualità, la conoscenza.
Forse è proprio nell’invisibile, nell’orgone, nel respiro, nel piacere, che si nasconde la chiave della vita.
