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Medicina Quantistica: l'esperienza innovativa dell'Ospedale Bellaria di Bologna

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Medicina Quantistica: l'esperienza innovativa dell'Ospedale Bellaria di Bologna
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Che cos'è la medicina quantistica? E la PNEI? Cosa sappiamo dell'influenza della mente e della spiritualità nei progessi di cura e guarigione? È vero che se contentriamo la nostra attenzione su una persona sofferente, attraverso la meditazione e la prghiera intesa in senso lato, possiamo favorirne la guarigione? È vero che su questo si stanno conpiendo studi scientifici?


Romina Alessandri - 01/01/2016

 

Ho incontrato il professor Giacchino Pagliaro, direttore dell’U.O.C. di Psicologia Clinica Ospedaliera dell’AUSL di Bologna, che risponde e traccia, in questa articolata intervista, l'innovativo scenario delle possibilità di intervento offerte dalla medicina energetica o quantistica.

 


 

Le sensazionali scoperte della fisica quantistica stanno lentamente facendosi spazio nella cultura umana occidentale e nei suoi vari ambiti e applicazioni. Anche la medicina è stata interessata da questo fenomeno?

I primi decenni del secolo scorso sono stati caratterizzati da incredibili cambiamenti in ambito scientifico, prodotti dalle teorie di alcuni fisici che hanno creato le premesse per un vero e proprio cambio di paradigma. La portata di questi cambiamenti equivale a quella di una vera e propria rivoluzione che ha messo in crisi, ridimensionato, modificato e sostituito i precedenti fondamenti della fisica.

La teoria della relatività e gli sviluppi della fisica quantistica hanno cambiato la concezione della realtà e dell’universo, aprendo una grande contraddizione tra le loro immediate applicazioni in ambito tecnologico e la loro mancata applicazione nell’ambito delle scienze umane. La contraddizione consiste nel fatto che mentre tali teorie hanno contribuito a creare un grande sviluppo nella tecnologia, basti pensare all’evoluzione dei computer, della telefonia, della tecnologia sanitaria (TAC, RM, PET), prevalentemente dovuto all’applicazione della fisica quantistica, nelle scienze umane si deve arrivare agli ultimi due decenni del secolo scorso per ritrovare alcune pionieristiche utilizzazioni delle teorie quantistiche in biologia, in medicina e in psicologia. Questa contraddizione può esser spiegata con il pesante condizionamento che il modello causalistico e deterministico della fisica ha svolto in 400 anni di storia, consolidando un pensiero acritico nei confronti dei concetti di oggettività, di certezza, di evidenza scientifica, riferiti alla visione della vita, della malattia, della cura e della salute. È come se le scienze umane avessero considerato la teoria della relatività e la fisica quantistica come teorie a loro estranee.

Come dicevo solo intorno agli anni Settanta, la medicina, la biologia e la psicologia hanno iniziato cautamente, e tra molte resistenze, a confrontarsi con alcuni dei nuovi principi teorici. Infatti, ancora oggi si può dire che le scienze umane siano state appena lambite da questa rivoluzione e, nonostante si inizi a parlare di medicina quantistica, le discipline delle scienze umane continuano a restare in gran parte arroccate alle posizioni meccanomorfiche. Anzi, più precisamente a un modello meccanomorfico evoluto, il modello bio-psico-sociale, che oggi incontra un grande consenso e viene da taluni erroneamente confuso con il modello olistico.

Il modello bio-psico-sociale in realtà include alcuni elementi teorici innovativi (vedi dimensione psicologica, sociale, sistemica dell’individuo), ma non destrutturanti la tradizionale concezione della malattia e della cura che, in tal modo, pur arricchendo l’interpretazione dell’uomo, mantengono la sopravvivenza del paradigma materialista. Il fatto che la materia sia costituita da energia sottile, che sembra configurarsi sotto forma di informazione, pare che, ancora oggi, abbia influenzato in minima parte la concezione biologistica dell’essere umano. Indicativo è anche il fatto che le teorie filosofiche, sociologiche, psicologiche, nelle loro formulazioni più vicine a queste nuove posizioni teoriche, non hanno avuto grande fortuna. Sarà solo la coraggiosa ricerca che si svilupperà intorno agli anni '80 in alcune delle più prestigiose facoltà di medicina e psicologia delle Università degli USA, che consentirà alle scienze umane alcuni concreti collegamenti con la fisica quantistica, introducendo nuove concezioni teoriche come: medicina energetica e quantistica, valenza mentale e spirituale della cura. 

Ecco le domande a cui risponde il Dott. Pagliaro nell'articolo integrale:

  • Attualmente si parla molto di Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) di che cosa si tratta e come si inscrive in questo cambiamento in atto nel paradigma medico-scientifico?

  • Che cos'è l'Entanglement e come si applica in Medicina?

  • In Italia lei è stato il primo ad introdurre la meditazione nel Servizio Sanitario Nazionale proponendo un percorso molto innovativo all’ospedale in cui lavora. Infatti ha introdotto, all’ospedale Bellaria di Bologna un progetto, per pazienti oncologici, basato sull’integrazione dell’informazione medica con la pratica meditativa; dopo il Protocollo di C. Simonton, molti lo ritengono come uno degli interventi più innovativi ed efficaci nell’aiutare psicologicamente il paziente oncologico. Ce ne vuol parlare? E vuol dirci che risultati ottiene?

  • L'esperienza che lei sta portando avanti presso l'ospedale Bellaria di Bologna, viene condivisa e diffusa ad altre realtà ospedaliere italiane? C'è interesse da parte di altre ASL verso gli importanti risultati da voi ottenuti e le pratiche di integrazione di terapie non convenzionali in oncologia così come in altri ambiti?

  • Le sue parole e la descrizione di ciò che state sperimentando sulla meditazione a distanza e sull'effetto che può avere su pazienti malati mi ha fatto fare un’immediata associazione mentale con la preghiera. Pregare per persone ammalate, sofferenti o in difficoltà è pratica abituale per molte persone... Esiste un collegamento fra queste realtà?


  • Scopri Scienza e Conoscenza n. 47 per leggere l'articolo in versione integrale!

Romy Alessandri
Romina Alessandri È Giornalista specializzata in ambito medico-scientifico e Copywriter, con esperienza ventennale nel mondo editoriale.Ha... Leggi la biografia
Romina Alessandri È Giornalista specializzata in ambito medico-scientifico e Copywriter, con esperienza ventennale nel mondo editoriale.Ha coordinato - fin dalla sua nascita (2002) - la redazione della Rivista Scienza e Conoscenza  per Gruppo Editoriale Macro, ricoprendo in seguito anche il ruolo di Direttore responsabile e Direttore... Leggi la biografia

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