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Intuizione: scopri i poteri della mente superconscia

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Antonella Vannini e Ulisse Di Corpo - 01/01/2016

Che cos'è l'intuizione? Come possiamo spiegare i sogni premonitori, i sentimenti di anticipazione, le ispirazioni?
Secondo la teoria della sintropia del matematico italiano Luigi Fantappié il livello Superconscio della mente rappresenta quella parte dell’essere che è in diretto contatto con la fonte della sintropia: l’attrattore. L’attrattore riceve le esperienze degli individui, seleziona quelle utili per la sopravvivenza e le condivide, sottoforma di emozioni.
L’attrattore offre soluzioni e risposte, e la connessione con esso è fondamentale per il nostro benessere e per la nostra evoluzione. La mente superconscia ci invia messaggi e indicazioni attraverso i sogni, o sottoforma di sentimenti di anticipazione, presentimenti, intuizioni e ispirazioni. Viene anche indicata come anima, coscienza trascendentale, spirituale, mistica o pura coscienza, in quanto dà accesso a un livello superiore di conoscenza che ci collega con il fine e il significato ultimo della nostra esistenza. Le proprietà della mente superconscia sono molte, una particolarmente importante è l’intuizione.

 

La famosa equazione energia/massa (E=mc2), oggi associata al nome di Albert Einstein, era stata in realtà già pubblicata dall’inglese Oliver Heaviside nel 1890, dal francese Henri Poincaré nel 1900, e dall'italiano Olinto De Pretto nel 1903. Il merito di Einstein fu di averla generalizzata a tutti i sistemi di riferimento, aggiungendo ad essa il momento (p), ossia la quantità di moto, e trasformandola in un’equazione quadratica che ha sempre due soluzioni: una a segno positivo (+E), che descrive energia che diverge da una causa passata, e una a segno negativo (-E), che descrive energia che diverge a ritroso nel tempo da una causa futura. Nel 1941 il matematico Luigi Fantappiè scoprì che la soluzione a segno positivo è governata dalla legge dell’entropia, mentre la soluzione a segno negativo è governata da una legge simmetrica all’entropia che Fantappiè stesso denominò sintropia, la quale implica concentrazione di energia, aumento di complessità e di differenziazione, con conseguente formazione di strutture e di ordine. Elencando le proprietà della soluzione a segno negativo, il geniale matematico si rese conto che esse ripropongono le stesse proprietà tipiche della vita, giungendo così alla conclusione che il mondo biologico è attratto dal futuro, mentre il mondo fisico è causato dal passato. Esisterebbero pertanto due tipi di causalità, una fisica e visibile e una non fisica e invisibile che tende a dei fini collocati nel futuro (Supercausalità).

Il modello supercausale della coscienza
Partendo dal questo modello supercausale, il matematico Chris King fa notare che ci troviamo continuamente di fronte a biforcazioni tra informazioni apprese provenienti dal passato e intuizioni provenienti dal futuro. Poiché le biforcazioni obbligano a operare scelte, King ha formulato un modello supercausale della coscienza secondo il quale il libero arbitrio nasce dal costante incontro tra passato e futuro, nella forma di informazioni apprese (passato) e intuizioni (futuro).
Dal momento che la soluzione positiva e la soluzione negativa delle equazioni fondamentali sono perfettamente bilanciate, una quantità analoga di sollecitazioni arriva dal passato e dal futuro e ciò potrebbe spiegare la perfetta divisione del cervello in due emisferi, dove l’emisfero sinistro è la sede del ragionamento logico e razionale, sollecitato dal passato e dalle informazioni apprese, mentre l’emisfero destro è legato alle intuizioni.
Il modello supercausale rende questa ipotesi ancora più complessa introducendo nel disegno il sistema nervoso autonomo e, più precisamente, il plesso solare. Il plesso solare viene qui considerato come la parte del corpo attraverso la quale l’energia vitale entra nel nostro organismo alimentando i processi, altamente automatizzati, del sistema nervoso autonomo. In questo modello, il plesso solare è anche la sede del nostro Sé, il nostro sentire di esistere. Quindi, mentre la testa è sede del libero arbitrio, il plesso solare e il cuore sarebbero la sede del sentire.

I tre livelli della mente
Il modello supercausale suggerisce che la mente è organizzata su tre livelli: il livello conscio (associato alla testa e al libero arbitrio), il livello inconscio (associato al sistema nervoso autonomo e ai processi vitali altamente automatizzati) e il livello superconscio (associato all’attrattore e alla finalità dell’esistenza).
Il livello Conscio della mente, sul quale siamo sintonizzati durante le ore di veglia, ci collega alla realtà fisica dell’esistenza. Questo livello media le sollecitazioni che provengono dal sistema nervoso autonomo, cioè dal livello inconscio ed emozionale, con il piano fisico della realtà. La funzione principale della mente conscia è quella di portarci a decidere in modo vantaggioso per la nostra sopravvivenza. La mente conscia è caratterizzata dal libero arbitrio.
Il livello Inconscio della mente dirige le funzioni vitali del corpo, dette involontarie, come il battito cardiaco, la digestione, le funzioni rigeneratrici, la crescita, lo sviluppo e la riproduzione. Inoltre, attua programmi altamente automatizzati, permettendoci di svolgere molti compiti, anche complessi, senza la necessità di un controllo conscio (ad esempio guidare l’auto, andare in bicicletta e camminare). Non si ha accesso alla mente inconscia in modo diretto, se non durante i sogni, o attraverso tecniche di rilassamento e di meditazione e in stati alterati di coscienza come la trance ipnotica.
Il livello Superconscio della mente rappresenta quella parte dell’essere che è in diretto contatto con la fonte della sintropia: l’attrattore. L’attrattore riceve le esperienze degli individui, seleziona quelle utili per la sopravvivenza e le condivide, sottoforma di emozioni. L’attrattore offre soluzioni e risposte, e la connessione con esso è fondamentale per il nostro benessere e per la nostra evoluzione. La mente superconscia ci invia messaggi e indicazioni attraverso i sogni, o sottoforma di sentimenti di anticipazione, presentimenti, intuizioni e ispirazioni. Viene anche indicata come anima, coscienza trascendentale, spirituale, mistica o pura coscienza, in quanto dà accesso a un livello superiore di conoscenza che ci collega con il fine e il significato ultimo della nostra esistenza. Le proprietà della mente superconscia sono molte, una particolarmente importante è l’intuizione. Per comprendere meglio come il superconscio interagisce con il conscio, è utile riportare le parole del matematico Henri Poincaré (1854-1912). Poincaré notò che quando si trovava di fronte a un nuovo problema da risolvere, iniziava utilizzando un approccio cosciente e razionale che porta a conoscere le caratteristiche e gli elementi del problema. Le opzioni sono spesso molte se non infinite e ci vorrebbe molto tempo per valutarle tutte. Tuttavia, un qualche altro tipo di processo sembra operare. Questo processo agisce a livello inconscio e seleziona l’opzione corretta, tra tutte quelle possibili. Poincaré indicava questo meccanismo con il termine intuizione, un processo inconsapevole attraverso il quale arriviamo alla soluzione del problema senza doverci ragionare sopra. «Lo studio della genesi delle scoperte matematiche» – scriveva Poincaré «dovrebbe interessare gli psicologi. Scoprire significa infatti scegliere, ma probabilmente la parola scegliere non è quella più adatta. Nell’ambito della matematica le opzioni sono così numerose che un’intera vita non sarebbe sufficiente per prenderle tutte in esame. Fortunatamente ciò non accade. Le opzioni inutili non si presentano alla mente dello scopritore». Ciò che il superconscio presenta alla mente cosciente, come intuizione, non è l’argomentazione finale, completa, ma piuttosto un punto di partenza dal quale la mente conscia può elaborare i dettagli e le argomentazioni.
 
Intuizione e diminuzione dell’entropia
In altre parole, quando sono disponibili solo processi razionali/consci (linea a), basati su informazioni provenienti dal passato, non si riesce a orientare la propria scelta verso il fine, l’attrattore, e ciò porta all’aumento dell’entropia. Quando i processi razionali avvengono dopo l’intuizione (linea b), che orienta la scelta verso l’attrattore, l’entropia diminuisce. L’intelligenza e le scelte strategiche di indirizzo traggono le loro indicazioni dalla valorizzazione degli aspetti intuitivi della mente superconscia, e dalla percezione dei vissuti interiori del cuore. Solo successivamente l’intuizione può essere formalizzata tramite la razionalità.

Coscienza, cuore e mente
Il modello supercausale della mente ipotizza un ruolo centrale del cuore e del sistema neurovegetativo nei fenomeni associati alla coscienza. A tal proposito è curioso e interessante notare come, per esprimere il concetto di coscienza, negli ideogrammi cinesi si utilizzino l’ideogramma del cuore (xin) e l’ideogramma della testa (tou).
Il cuore viene collocato nella prima posizione, suggerendo così che esso sia la sede della coscienza, mentre la testa ne è lo strumento.


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