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A tavola occhio ai colori!


Giorgio Cavalli - 01/01/2016

La BLUEGREEN FOOD THERAPY  è una dieta fatta di colori: pasti con cromatismi ben precisi sono in grado di sfruttare appieno le risorse dell’alimento e di andare incontro ad un organismo accogliente.

La Bluegreen Food Therapy, ideata da Radice Corrado, si propone come obiettivo la ripartizione dei momenti del pasto e degli alimenti stessi secondo modalità precise.
Una dieta della durata di 21 giorni in grado di agire su due fronti, andando da un lato a potenziare la sostanza assunta e dall’altro sfruttando dei processi metabolici che vengono messi in atto nei momenti più opportuni.
Una dieta fatta di colori e che proprio dai colori parte per avere una suddivisione equilibrata ed in equilibrio con ogni cosa. Una dieta COERENTE.
Si parte dai cibi rossi nelle fasi iniziali del mattino, passando poi nelle ore successive agli arancioni, gialli, verdi, per concludere la giornata con pietanze prevalentemente blu e viola.
Pasti con cromatismi ben precisi, sono in grado quindi di sfruttare appieno le risorse dell’alimento e di andare incontro ad un organismo accogliente (noi che mangiamo) assolutamente sintonizzato su quella precisa frequenza.
Andiamo ora ad analizzare i processi in gioco cercando di approfondire il comportamento dei due elementi principalmente coinvolti: cibo ed organismo accogliente.

CIBO
Cibo e luce
Il cibo si modifica e ci modifica
Il cibo è fondamentalmente composto da atomi. Piccoli tasselli, tra loro differenti, che legandosi vanno a costituire strutture complesse. Nel nostro caso frutta, verdura, formaggi, carne ecc…
Gli atomi sono composti da un nucleo e da elettroni che ruotano attorno ad esso. Tra nucleo ed elettroni vi sono forze elettromagnetiche che si esprimono sotto forma di particelle: i fotoni, particelle di luce che rendono l’atomo un elemento luminoso ed estremamente sensibile alla luce. È sufficiente infatti che un fascio luminoso lo colpisca affinché reagisca immediatamente liberando elettroni e conseguentemente energia. La luce che lo colpisce deve però avere un particolare apporto energetico e deve essere sintonizzata su lunghezze d’onda precise, variabili da atomo ad atomo. Una sorta di password unica ed irripetibile in grado di attivare il dispositivo connesso.
Parlando di differenti lunghezze d’onda della luce parliamo in realtà di colori. Quindi ciò che smuove l’atomo è in realtà una sorta di codice a barre colorato, una password fatta non di numeri o strani caratteri, bensì di colori. Questi rappresentano le informazioni che lo inducono a comportarsi in un modo preciso.
Bene, noi sappiamo che nell’arco della giornata il sole (alle diverse angolazioni) e la sua interazione con la nostra atmosfera danno vita a cieli aventi come dominanti un colore piuttosto che un altro. Al mattino presto avremo una prevalenza di rosso, avvicinandoci al mezzogiorno ci sposteremo verso l’arancio, il giallo. Verso la metà del pomeriggio troveremo il verde, e via di seguito sino al viola del tramonto e delle ore più tarde.
I raggi solari colpiscono poi la terra, a seconda dell’orario, con intensità molto differenti.
Colori differenti ed intensità differenti creano quindi tante differenti password ognuna in grado di attivare un alimento piuttosto che un altro.
Ci appare quindi chiaro come, ad esempio, un cibo rosso nelle prime ore della giornata possa avere un comportamento atomico particolare. La sua struttura sarà del tutto differente se rapportata ad altri momenti della giornata. Il pomodoro del mattino sarà profondamente diverso dallo stesso pomodoro nel corso delle ore serali. Avrà un mobilità interna molto più elevata, una naturale predisposizione a cedere elettroni e quindi energia. Il suo apporto sarà così indubbiamente maggiore.
La mobilità degli elettroni inoltre favorisce i legami e le interazioni chimiche. Condizioni necessarie affinché una sostanza possa essere totalmente assimilata.

Risonanza
Esiste un fenomeno fisico assolutamente non trascurabile ed utile ai fini della nostra dieta: la risonanza.
Due elementi simili in comunicazione tra loro tendono a vibrare con la medesima frequenza e a lungo andare a sincronizzarsi, dando vita così ad una doppia vibrazione che produrrà un’energia di gran lunga superiore a quella data dalla somma delle singole parti.
Un cibo rosso, quindi, avrà molte più probabilità di entrare in risonanza in un momento della giornata in cui il colore prevalente è il rosso. In quegli attimi, la luce colpirà le particelle di atmosfera, le piante, le automobili creando una sorta di sintonizzazione condivisa. Il nostro pomodoro, o il nostro melograno, essendo rossi, si sintonizzeranno con molta più rapidità su una simile frequenza, dando vita ad una danza interna delle singole particelle costituenti. Un balletto sincronizzato di atomi e molecole che renderà la pietanza viva ed in grado di esprimere una quantità di energia superiore.
Una teoria applicabile poi ovviamente ad una mela verde, o ad un cavolo viola nelle fasi della giornata relative.
In ogni fascia oraria vi sono quindi dei cibi che vibrano più di altri, che vivono più di altri, che risuonano più di altri.

Cibo di stagione
La dieta Bluegreen Food Therapy si impone di utilizzare solo ed esclusivamente pietanze di stagione. Se possibile direttamente collegate al proprio territorio. Questo poiché il cibo non è altro che la perfetta risultante di una serie di variabili che sono tipiche di una specifica zona geografica e di un preciso momento. Variabili uniche ed irripetibili che comprendono tra le altre cose: l’irradiazione solare giornaliera, il particolare campo elettromagnetico terrestre, le specifiche composizioni chimiche dell’aria e molto altro ancora.
Tutti elementi con cui anche l’essere umano deve continuamente confrontarsi variando costantemente la propria configurazione chimica-elettromagnetica così da essere in equilibrio con ogni cosa. Il cibo ingerito ci fornisce quindi delle ulteriori informazioni sul come essere per poter essere coerenti nel proprio contesto abitativo.
Mangiare una pera della brianza darà al brianzolo delle indicazioni precise sulle variazioni che quel frutto avrà dovuto apportare alla propria struttura per sopravvivere e svilupparsi sino ad arrivare al piatto. Quella pera avrà dovuto nascere e crescere facendo fronte a tutte le condizioni ostili o favorevoli che il territorio brianzolo ha messo in gioco. Sarà quindi la risultante di migliaia di micro battaglie avvenute ogni istante della sua esistenza.

ORGANISMO ACCOGLIENTE
Risonanza
Secondo quanto ipotizzato dalle più recenti teorie quantistiche, il corpo umano così come tutti gli esseri viventi emette luce. Le singole cellule costituenti emettono luce, sotto forma di differenti colori. Ad ogni colore corrisponderebbe un’informazione relativa a ruolo cellulare e riproduzione. Le cellule corporee quindi si inviano segnali colorati per organizzarsi e stabilire in che modo e quantità riprodursi e come agire.
Ad ogni colore si legano precise funzionalità e specifici settori del corpo. Ecco che il rosso si lega alla circolazione, al sangue ed alle nostre parti basse. Il blu invece va ad arricchire le nostre funzioni cognitive, e si collega alle informazioni direttive per l’intero sistema.
Come dicevamo in precedenza, nel corso della giornata i colori prevalenti, all’interno dei quali ci spostiamo e viviamo, sono di volta in volta differenti. Ognuno di essi creerà con il nostro organismo una effetto di risonanza, effetto che non coinvolgerà però in egual misura ogni nostra cellula, bensì andrà a stimolare particolari settori e particolari attività. Verso sera ad esempio le funzioni cognitive risulteranno particolarmente attive. Il viola del cielo risuonerà infatti con la nostra area cerebrale, area in cui questo colore prevale.
La risonanza può a questo punto essere arricchita con l’introduzione di una cibo che vibra sulla stessa frequenza delle nostre parti attive. Questo sincronismo darà vita ad una esplosione di energia, un incontro di parti simili in grado di unirsi con enorme semplicità, di attrarsi, e di danzare all’unisono.
Una mela verde nella fase centrale del pomeriggio sarà coinvolta nella grande risonanza venendo così assimilata in ogni singola parte e unendosi al balletto di luce che andrà a coinvolgere e fortificare le emissioni elettromagnetiche cardiache. Il cuore, legato al colore verde, sarà infatti, proprio in quegli istanti all’apice della sua vibrazione.
Le piccole particelle che vengono messe in moto nell’alimento, in un preciso istante, arriveranno al massimo movimento possibile e ciò accadrà proprio nel momento in cui anche un precisa parte del corpo avrà iniziato a vibrare.

Ordinare
Ripartire i pasti secondo specifici momenti cromatici significa posizionare quei colori aventi lunghezze d’onda maggiori ed inferiore frequenza nelle prime parti della giornata, per avere poi nelle fasi finale una netta inversione dei parametri: lunghezze d’onda inferiori e frequenze decisamente più elevate.
I cibi del mattino avranno quindi una naturale tendenza a spalmare i propri influssi lungo tutto l’arco della giornata. Le lunghe e poco frequenti onde faranno sì che il potenziale elettromagnetico della pietanza possa avere un impatto inferiore ma una maggior durata.
Al contrario i cibi della sera avranno un impatto immediato decisamente più incisivo, ma una durata sicuramente inferiore. Andranno così ad influire notevolmente con la loro altissima frequenza nell’immediato, lasciando durante la notte una relativa calma utile per un sereno riposo.
Ricapitolando, le lunghe onde dell’arancia rossa del mattino avranno s' effetti immediati, che tenderanno però a distribuirsi lungo tutto l’arco della giornata. Una coda molto lunga della quale l’organismo continuerà a beneficiare.
La melanzana della sera invece andrà immediatamente a risuonare con le parti cognitive più alte, esaurendo però immediatamente il proprio compito aprendo così la lunga fase riorganizzativa della notte. Fase in cui le sollecitazioni provenienti da ogni fonte, cibi compresi, dovranno essere ridotte ai minimi termini.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER REALIZZARE UNA DIETA AD HOC CONTATTATECI LIBERAMENTE: foodtherapy@bluegreentherapy.it

Hanno contribuito alla realizzazione della dieta Bluegreen e alla stesura di questo articolo:

  • Filomena Finelli (scopritrice): creatrice del metodo 
  • Giorgio Cavalli (divulgatore): formatore, si occupa della divulgazione del metodo e della formazione di nuovi operatori. Recentemente ha pubblicato un libro (comincio a ricordare) all’interno del quale espone i principi fisico quantistici alla base del percorso Bluegreen.
  • Radice Corrado (ideatore): nato a Como il 15 Agosto 1974 diplomato presso la scuola Alberghiera CFP Como. Gestore presso il Ristorante del Circolo Golf Villa d’Este di Montorfano.
  • Guanella Chiara (collaboratrice): nata a Chiavenna il 2 Gennaio 1966 Diploma Universitario in Dietologia e Dietetica applicata presso Università degli Studi di Pavia. Svolge attività presso Ospedale “Moriggia-Pelascini” di Gravedona (Co) servizio di diabetologia. Svolge attività ambulatoriale a Chiavenna (So) e presso Centro Polispecialistico “Alle Molazze” di Gravedona (Co).

 


 

Centro Bluegreen
Il metodo Bluegreen si occupa del mantenimento e del raggiungimento del benessere psico fisico mediante tecniche ed esercizi che sfruttino la luce solare, e le emissioni luminose spontanee provenienti dall’organismo. Il percorso porta l’individuo a vedere e ad utilizzare attivamente i propri colori e quelli provenienti dall’esterno per creare un assetto equilibrato, forte e stabile.
www.bluegreentherapy.it


 


Giorgio Cavalli
Giorgio Cavalli (formatore): si occupa della divulgazione del metodo Bluegreen e della formazione di nuovi operatori. Recentemente ha pubblicato un... Leggi la biografia
Giorgio Cavalli (formatore): si occupa della divulgazione del metodo Bluegreen e della formazione di nuovi operatori. Recentemente ha pubblicato un libro all’interno del quale espone i principi fisico quantistici alla base del percorso Bluegreen (per info scrivere a grg.cavalli@gmail.com).Il metodo Bluegreen si occupa del mantenimento e del... Leggi la biografia

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