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Risolvi i tuoi dubbi sull'olio di palma


Monica Romani - 01/01/2016

In questi mesi si è creato un dibattito molto acceso sull'utilizzo dell'olio di palma come grasso alimentare. Largamente utilizzato nell'industria del cibo per la sua capacità di conservare i prodotti dolciari morbidi per lungo tempo non meno che per i costi bassissimi, l'olio di palma è stato incriminato sia come nemico dell'ambiente che come rischio per la salute. Ma cosa sappiamo, in realtà, degli effetti sul nostro corpo?

  • Cos'è l'olio di palma

Iniziamo col capire cos'è e cosa contiene. L'olio di palma viene estratto dai frutti di alcune particolari palme, prima tramite spremitura a freddo e, in un secondo tempo, tramite un'ulteriore estrazione da cui si ricava un olio di minor pregio, detto olio di palmisto.
L'olio di palma spremuto a freddo, prima della raffinazione tramite calore, contiene alcuni importanti antiossidanti, come beta carotene, coenzima Q10 e vitamina E, che vengono però distrutti dai trattamenti.
Ciò che si ottiene alla fine della lavorazione è un prodotto con un'alta percentuale di grassi saturi, simili a quelli del burro e dei grassi animali, e una percentuale minore di acido oleico, lo stesso che si trova nell'olio d'oliva.

  • Impatto sulla salute

I grassi saturi, particolarmente abbondanti in questo prodotto, sono considerati già da tempo come un nutriente da limitare nell'ambito di un'alimentazione sana, a causa del loro impatto sul rischio cardiovascolare. Le linee guida raccomandano un'assunzione non superiore al 10% delle calorie totali in grassi saturi, mentre le alimentazioni più specificamente studiate per ridurre i rischi cardiovascolari fissano la meta ad un 7%.
Il rischio che viene identificato in relazione all'olio di palma è quindi quello di non riconoscere il quantitativo totale di grassi saturi introdotti e di ingerire una percentuale troppo elevata di queste sostanze, in quanto presente in preparazioni (dolci, biscotti) che non percepiamo come contenenti grassi animali. Di qui l'obbligo di riportare in etichetta, chiaramente nominato, questo ingrediente.

  • Chi è a rischio?

Le categorie più sensibili ai rischi connessi a danni che coinvolgano cuore e arterie, come anziani, persone in forte sovrappeso, persone che siano già state vittima di ictus o infarti. Oltre a questo, è bene sottolineare che una particolare attenzione andrebbe prestata alla qualità dell'alimentazione dei bambini in età scolare, che si è dimostrato possa avere un effetto di prevenzione sull'età adulta.

  • In conclusione, cosa fare?

In conclusione, l'olio di palma andrebbe trattato, nell'ambito della alimentazione, come i grassi saturi derivanti da prodotti animali. Un consumo sempre moderato, con un occhio di attenzione alla quantità totale che ne ingeriamo durante la giornata, non ha evidenziato alcun danno effettivo sulla salute.



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