Notte di desideri: la verità scientifica e il fascino eterno delle stelle cadenti
Astronomia e Astrofisica

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In questi particolari giorni d’estate, chi di noi non volge il naso all’insù? Chi non guarda l’immenso e oscuro manto celeste, alla ricerca di una stella cadente, scusa per esprimere quel desiderio tanto bramato? L’interesse verso il firmamento è dovuto allo spettacolo famoso in tutto il mondo, la cascata delle stelle cadenti, che da metà luglio a fine agosto, fa brillare le nostre notti. Parlimo di stelle cadenti e fenomeni di luce.
Francesca Lanza - 08/08/2025
Quando alziamo lo sguardo al cielo e ci affidiamo alla meraviglia
Ci sono notti d’estate in cui alzare lo sguardo diventa un gesto istintivo. Notti in cui sentiamo il bisogno di rallentare, di cercare qualcosa là fuori che ci parli di speranza, di possibilità, di sogni. Il 10 agosto è una di queste notti. È la notte di San Lorenzo, la notte magica delle stelle cadenti. Una pioggia luminosa che attraversa il cielo, accende l’immaginazione e ci offre – secondo tradizione – un momento per esprimere un desiderio.
Ma cosa sono davvero queste scie luminose che attraversano il firmamento?
Le stelle non cadono. I desideri, sì!
Contrariamente a quanto suggerisce il nome popolare, le stelle cadenti non sono stelle. Ciò che vediamo attraversare il cielo sono in realtà meteore, frammenti piccolissimi di roccia e polvere che entrano nell’atmosfera terrestre a velocità elevatissime, fino a 200.000 km/h.
In questo periodo dell’anno, la Terra attraversa lo sciame meteorico delle Perseidi, così chiamate perché sembrano originarsi dalla costellazione di Perseo. Si tratta di detriti lasciati dalla cometa 109P/Swift-Tuttle, una cometa di circa 26 chilometri di diametro scoperta nel 1862 dagli astronomi Swift e Tuttle.
Il fenomeno avviene ogni anno, quando la Terra, nel suo moto attorno al Sole, incrocia l’orbita della cometa. A ogni passaggio, il nostro pianeta si immerge in una nube di polveri antiche, un nembo di ghiaccio e roccia che si incendia non appena tocca l’atmosfera. Le meteore più piccole non superano la dimensione della capocchia di uno spillo, eppure riescono a regalare scie luminose visibili per alcuni secondi, percorrendo anche 20 km di cielo prima di dissolversi. È uno spettacolo affascinante, carico di energia e mistero.
Il momento migliore per osservare le Perseidi
Quest’anno il cielo ci regala uno spettacolo doppio, ma anche una piccola sfida. Il picco delle Perseidi è previsto tra l’11 e il 13 agosto, con la massima attività intorno alla notte del 12 agosto. Potrebbero attraversare il cielo fino a 100 meteore all’ora, ma la Luna quasi piena, ancora luminosa in quel periodo, rischia di offuscarne le più deboli.
Tra scienza e leggenda: le lacrime di San Lorenzo
La notte del 10 agosto è tradizionalmente dedicata a San Lorenzo, martire cristiano arso vivo a Roma nel 258 d.C. Secondo la leggenda, le sue lacrime di dolore si sarebbero trasformate in scintille celesti, ricadendo ogni anno sulla Terra come pioggia luminosa.
Per una lettura scientifica dei fenomeno luminosi, consiglio il libro di Massimo Teodorani
Questo legame tra cielo e spirito, tra storia e mitologia, ci ricorda che anche il sapere scientifico può convivere con il bisogno di poesia e di senso.
Forse non è un caso se continuiamo a credere nei desideri, anche da adulti. A gardare il cielo per ritrovare noi stessi. Forse non è infantile, ma profondamente umano: cercare un momento per rallentare, guardare il cielo e sperare!
Ogni stella cadente ci ricorda che possiamo ancora desiderare. Che nonostante tutto, c’è ancora qualcosa in cui credere.
“Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella,
se vedi cadere una stella è perché guardi il cielo,
e se guardi il cielo,
è perché credi ancora in qualcosa.”
— Bob Marley
