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Come ottenere il massimo agli esami


Fulvio D'Avino - 01/01/2016

Prima di illustrare determinate sostanze dotate di una azione energizzante sul sistema nervoso, è opportuno ricordare alcune regole fondamentali che dovrebbero caratterizzare lo stile di vita degli studenti di qualsiasi età.

 

  • Non fare uso di alcol e droghe perché bruciano letteralmente i neuroni
  • Non bere bibite zuccherate e gassate
  • Prediligere una alimentazione ricca di cereali, frutta (anche quella secca), verdura e pesce azzurro
  • Non andare a letto tardi. Il cervello, di notte, si ricarica dormendo
  • Praticare regolarmente una attività fisica aerobica


Il nutriente più importante del cervello è l’ossigeno e quindi “Mens sana in corpore sano”.


Un aiuto dalla natura per gli esami: ecco i rimedi naturali giusti


Dopo questa premessa, possiamo esaminare alcuni composti che migliorano significativamente le performances intellettive e le prestazioni cerebrali non solo negli adolescenti, ma anche negli adulti.


Ginkgo Biloba


Pianta sacra nei monasteri tibetani, emblema dei samurai, è denominata albero della vita, in quanto resistente all’inquinamento, perfino alle radiazioni nucleari. Il Ginkgo biloba ha una composizione chimica complessa, ma i principi attivi più importanti sono i ginkgolidi.  Alcune indicazioni sul ginkgo biloba:

  • meccanismo d’azione sul Sistema Nervoso Centrale: aumenta la sopravvivenza dei neuroni, la memoria, l’attenzione ed il flusso cerebrale;
  • controindicazioni: sconsigliati per i bambini e in gravidanza;
  • interazioni: non somministrare quando si fa uso di anticoagulanti, anticonvulsivanti, diuretici tiazidici.

 

Eleuterococco


Detto anche Ginseng siberiano, è dato dalle radici e dal rizoma di Eleutherococcus senticosus, un arbusto spinoso che cresce spontaneamente nelle regioni orientali della Russia, nel nord-est della Cina, in Corea ed in Giappone. I principali costituenti chimici dell’Eleuterococco sono gli eleuterosidi. La pianta, per anni oggetto di studi presso vari centri di ricerca dell’ex Unione Sovietica, è famosa per il suo impiego da parte degli astronauti, nei lunghi periodi di permanenza nello spazio. L’Eleuterococco aumenta i livelli di attenzione, la capacità di concentrazione e contrasta l’astenia, sia fisica che intellettiva. Gli estratti sono preparati dalla radice ridotta in polvere e per l’efficacia terapeutica devono contenere più dell’1% di eleuterosidi.


Rodiola


Anche detta radice artica o radice d’oro, è la radice di Rodiola rosea. Ampiamente distribuita a grandi altitudini nell’Artide e nelle regioni montuose europee ed asiatiche, si può trovare pure sulle Alpi. I composti farmacologicamente attivi della pianta sono acidi organici (gallico, caffeico, cloro genico), flavonoidi, glicosidi fenolici, il più importante dei quali è il salidroside o radioloside o rodosina. Come l’Eleuterococco, anche la Rodiola è stata studiata a lungo nelle repubbliche dell’ex Unione Sovietica. Gli effetti sul sistema nervoso centrale sono:

 

  • riduzione della fatica mentale;
  • aumento della capacità d’attenzione;
  • aumento della memoria a breve termine;
  • aumento della velocità di esecuzione dei calcoli;
  • aumento della percezione audiovisiva;
  • miglioramento della qualità del sonno.


Gli estratti di Rodiola, contenenti 3,6% di rosavina e 1,6% di salidroside, devono essere somministrati a dosi non superiori ai 150 mg al giorno.


Tè verde


La Camellia sinensis è la pianta del Tè verde. È ricco di aminoacidi: la parte più importante e presente in maggiore quantità ( 50% ) è la L-teanina. Tale composto, agendo su vari neurotrasmettitori, induce un miglioramento del tono dell’umore e delle funzioni mnemoniche e cognitive. Un altro effetto rilevante della L-teanina è l’incremento delle onde alfa nel tracciato EEG, con conseguente rilassamento ed aumento delle potenzialità di apprendimento. Due o tre tazze di tè verde contengono circa 50 mg di aminoacido, la dose minima necessaria. Se ne sconsiglia l’uso durante la gravidanza e l’allattamento.


Betula verrucosa


(Betulla pendula). È uno degli alberi più resistenti del mondo. I suoi semi costituiscono il principale gemmoderivato indicato per gli studenti che devono preparare gli esami. Si tratta di un fortissimo tonico che:

 

  • combatte lo stress mentale;
  • l’eccessivo affaticamento intellettuale;
  • la difficoltà di concentrazione;
  • la neurastenia;
  • la psicoastenia.


La Betula verrucosa non ha controindicazioni e non dà effetti collaterali.

 


 

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Fulvio D'Avino
Laureato in Medicina e Chirurgia con una tesi sperimentale sui fattori che determinano le differenze elettroencefalografiche nei due sessi.... Leggi la biografia
Laureato in Medicina e Chirurgia con una tesi sperimentale sui fattori che determinano le differenze elettroencefalografiche nei due sessi. Perfezionato in Neurofisiologia Clinica all’Università di Napoli (SUN), Master di II livello in Fitoterapia all’Università di Siena, sede in cui ha discusso una tesi sulla ghiandola pineale, argomento... Leggi la biografia

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