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Suono e Luce


Giancarlo Petroni - 01/01/2016

All’inizio degli anni ’90 a Bruxelles, nel quartiere di Roodebeek, sorgeva una vecchia casa circondata da un parco, trasformata in una scuola elementare, o forse un asilo nido. I proprietari, probabilmente per arrotondare i loro guadagni, la affittavano durante il fine settimana per feste, ricevimenti o altri eventi di questo genere. Non so però se fossero a conoscenza del fatto che gli affittuari erano giovani consumatori di sostanze allucinogene, amanti di musica psichedelica.
Una sera, prima di uscire di casa, avevo trascorso molto tempo a guardare il cielo. Grandi nuvole scure erano cariche di pioggia. Non era il tipico cielo grigio del Nord Europa con la sua pioggerellina lieve ma persistente, sembrava piuttosto una di quelle giornate estive italiane in cui il cielo improvvisamente si oscura e comincia a venire giù una pioggia pesante ma di breve durata.
Quando l’acquazzone ebbe fine, mentre il cielo si apriva nuovamente, nell’aria rimase l’odore di terra bagnata accompagnato da quella freschezza che sveglia e acuisce i sensi, tipica delle belle serate in cui ci si sente particolarmente vivi e positivi.
Erano anni entusiasmanti, in cui avevo scoperto il potere della musica e il piacere della danza liberatoria che durava tutta la notte. All’epoca la musica elettronica dance oriented, cioè composta appositamente per ballare, aveva assunto un carattere “spirituale”. Pochi hanno rilevato che in quei brani si parlava spesso di Dio, di profeti, della creazione, di anima e via dicendo. Basta guardare titoli come The House of God, The Age of Love, Body, Mind and Soul. Uno dei motti era Peace, Love, Unity and Having Fun!, “Pace, amore, unità e divertimento”. Uscire nel weekend per andare a ballare era realmente un incontro con il sacro, in cui il suono era la porta che introduceva al sublime mondo dell’interiorità.
Quel giorno mi ritrovai nel parco della scuola elementare ed entrai nella vecchia casa, senza sapere che avrei vissuto una delle esperienze più straordinarie della mia vita. Camminando, sentivo lo scricchiolio sinistro del legno mentre sulle pareti vedevo i disegni dei bambini dai colori sgargianti.

 

Le serate di Roodebeek erano ormai note per la musica ipnotica e lisergica, e per un ambiente scarno ed essenziale. La sala dove si ballava era disadorna e completamente buia, non c’era nulla dell’arredamento curato e del design raffinato delle discoteche, nessuna luce a effetto o scenografia di alcun tipo. Al centro era però stato appeso un sole che ruotava lentamente su stesso, sul quale era stata puntata una forte sorgente luminosa.
Quando quella sera cominciai a ballare, il mio sguardo si focalizzò sulla luce al centro della sala: non riuscivo a distogliere l’attenzione dall’astro che ruotava. Mentre la musica incalzava, il sole lentamente divenne un unico punto luminoso: luce, suono, luce, suono, suono e luce a un certo punto divennero una cosa sola, e improvvisamente ricordai.
Seguendo le percezioni interiori, i miei pensieri cominciarono a comunicarmi un messaggio che suonava più o meno così: “Ma certo, come hai potuto dimenticare… Come hai potuto dimenticare la potenza, la grandiosità, la magnificenza, la bellezza della luce! Tutto con lei assume senso. Dentro di lei è contenuto l’Amore dell’intero universo, la gloria e la magnificenza di Dio”. L’energia positiva prese a vibrare così intensamente in tutto il mio essere che mi sentii stupido per tutti i momenti della vita in cui avevo ceduto alle negatività e avevo dimenticato.
Quando determinati centri di percezione sono assopiti, siamo sordi a certe manifestazioni. Possiamo allora provare a pensare a come sarebbero il mondo e la vita se la luce non esistesse. Come in una caverna sotterranea in cui regna il buio assoluto. Forse solo in questo modo riusciremo a intuire, anche se in modo molto vago e senza una percezione profonda, la potenza e magnificenza della luce.

Tratto da Risonanze, la conoscenza suprema del suono, Venexia editrice, 2012.


Giancarlo Petroni
Giancarlo Petroni, di cui la Venexia Editrice ha recentemente pubblicato l’opera Risonanze-La conoscenza suprema del suono, è esperto del suono,... Leggi la biografia
Giancarlo Petroni, di cui la Venexia Editrice ha recentemente pubblicato l’opera Risonanze-La conoscenza suprema del suono, è esperto del suono, dialogue editor e sound designer. Ha collaborato al mixaggio dei suoni per produzioni televisive e cinematografiche. Esperienze professionali e di vita l’hanno iniziato a un percorso spirituale... Leggi la biografia

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