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Maqui: elisir di salute e giovinezza


Antonio Colasanti - 01/01/2016

Maqui è il nome andino in latino nomenclatura internazionale di tutte le piante aristotelia chilensis in onore di Aristotele.
È un piccolo albero sempreverde che cresce spontaneo all’estremità del continente sud americano in alcuni distretti della Patagonia Cilena e nelle isole di Juan Fernandez. Straordinariamente adattabile a situazioni climatiche avverse, ha carattere infestante e si trova anche a 2.500 metri di altezza.
In estate da Dicembre a Marzo il maqui produce delle bacche tonde di colore viola intenso e di sapore dolce, sorprendentemente simile alle nostre bacche di sambuco. Anche se quasi uguali, la composizione chimica delle due piante è notevolmente diversa: al sambuco sono ascritte proprietà diuretico-lassative e antinevralgiche, mentre il maqui è un frutto particolarmente ricco di polifenoli.

I polifenoli sono sostanze chimiche contenuti soprattutto nella buccia di frutta e verdura rossa, viola, gialla come ciliegie, mirtilli, lamponi, more, mele, cavolo rosso, patate, cipolle, olio di oliva. Essi proteggono dalle infezioni e inibiscono l'insorgenza dei tumori: si tratta di un tipo di antiossidanti naturali vegetali fra i più efficaci in natura poiché mantengono la loro funzione dall’organismo vegetale originario all’alimento in cui viene adoperato, e infine nel organismo umano. In natura gli antiossidanti sono numerosi e sono tutte quelle sostanze capaci di interferire con le reazioni chimiche di ossidazione che danno origine ai radicali liberi, i quali, se prodotti in misura notevole, portano a condizioni di stress ossidativo.
La maggior parte degli antiossidanti di provenienza alimentare si trova nei cibi di origine vegetale: ortaggi, frutta, cereali, legumi, semi, cacao, tè verde, caffè, vino rosso, bacche di goji, acai e maqui. Questi preziosi frutti sono da sempre utilizzati dalla popolazione indigena mapuche come alimento, come medicinale oltre  che per produrre una bevanda fermentata poco alcolica, la Chicha.
La pianta è ricca di alcaloidi indolici e viene consigliata nella dieta dimagrante perché i suoi costituenti attivano la lipolisi enzimi che sciolgono i grassi corporei.

Come si utilizza?
Per uso esterno: si prepara un'infusione con 30 grammi di foglie fresche in 200 grammi di acqua e si utilizza per il  lavaggio delle ferite, come disinfettante, per gargarismi, nelle ferite della bocca e afte.
3-4 volte al dì per uso interno: infusione con 30 grammi in 1 litro di acqua da consumare durante la giornata.
Le bacche sono utilizzate per la preparazione di marmellate, succhi di frutta e gelati. Più comodamente si possono adoperare le capsule, sono molte le case erboristiche che le commercializzano: 1 capsula 2 volte al di lontano dai pasti per 1 mese.
L'uso del maqui è da me consigliato a tutte le persone che necessitano una sferzata di vigore e una pulizia primaverile del proprio organismo, non disdegnando una cospicua perdita di peso.


Antonio Colasanti
Il dottor Antonio Colasanti è nato a Frosinone il 01/03/1952  laureato in farmacia all’università la Sapienza di Roma nel 1977.Docente in... Leggi la biografia
Il dottor Antonio Colasanti è nato a Frosinone il 01/03/1952  laureato in farmacia all’università la Sapienza di Roma nel 1977.Docente in farmacologia presso la stessa università.Nel 1983 fonda la Omeosalus, azienda distribuzione prodotti omeopatici e fitoterapici.Iscritto al 5° anno di laurea in medicina.Esperto in omeopatia-fitoterapia... Leggi la biografia

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