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Gli allevamenti intensivi non sono sostenibili

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Marco Medeot - 01/01/2016

Dopo aver scoperto nel precedente articolo cosa accade agli animali quando entrano in un allevamento intensivo, vediamo ora quali sono le conseguenze sul nostro pianeta.

La conversione del cereale in carne non è efficiente: si stima che senza la perdita di efficienza si potrebbero sfamare circa 10 volte la quantità di persone


Ecco perché gli allevamenti intensivi non sono sostenibili
Quali sono le conseguenze dell'adottare un sistema di allevamento intensivo?

  • Deforestazione: la deforestazione causa molti problemi, tra i quali il fenomeno dell`effetto serra, il consumo del suolo e la desertificazione. Per far spazio alla coltivazione di mangimi e per i pascoli devono essere abbattuti moltissimi alberi. Si stima che per produrre 1 Kg di carne sia necessario deforestare circa 50 mq di foresta pluviale per far spazio a campi di cereali o pascoli. Vengono utilizzati circa 280 milioni di tonnellate di cereali per nutrire il bestiame. Pensa che con la stessa quantità di cibo si potrebbero sfamare ben 800 milioni di persone. Questo è un paradosso per due grossi motivi: il primo è che sono spesso i paesi che soffrono la povertà, come Brasile e Argentina, ad esportare i cereali; il secondo è che, stando alle stime, nella storia dell'umanità non ci sono mai state cosi tante persone in uno stato di malnutrizione come oggi.
  • Emissioni di gas serra. Gli escrementi solidi e liquidi del bestiame si raccolgono in grosse pozze maleodoranti chiamate “liquami”, che rilasciano enormi quantità di metano, ammoniaca e di protossido di azoto. Si stima che a causa degli allevamenti intensivi si produca circa 18% delle emissioni di gas serra totali e che una mucca emetta la stessa quantità di emissioni di un'autovettura di media cilindrata. L'emissione di queste sostanze nell'atmosfera contribuisce al fenomeno delle piogge acide, causando un'eccessiva acidità del suolo e delle acque.
  • Mucillagini. La terza conseguenza è il fenomeno dell'eutrofizzazione delle acque, che porta ad uno sviluppo sregolato di alghe in mare a causa del contenuto di azoto dei liquami.
  • Eccessivo consumo di acqua. La quantità di acqua che serve per produrre 1 Kg di proteine animali è di 100 volte superiore a quella necessaria per produrre 1 Kg di proteine dal grano. È facilmente comprensibile come tutto questo spreco sia poco sostenibile.
  • Inquinamento: nelle acque circostanti agli allevamenti intensivi vengono scaricate chiazze tossiche ricche di antibiotici, rendendo le acque non solo maleodoranti, ma anche nocive.


Quando acquistiamo carne da allevamenti intensivi la paghiamo ben 4 volte

  • La prima volta al supermercato.
  • La seconda attraverso i finanziamenti previsti dalla politica agricola comunitaria per sostenere la zootecnia.
  • La terza per rimediare all'inquinamento ambientale.
  • La quarta per curarci.

 

ConVivere - L'Allevamento del Futuro
Comprendere la sensibilità degli animali per allevarli nel rispetto dell'ambiente e delle loro esigenze

Marco Medeot
Direttore Scientifico, Consulente Alimentare, Ricercatore e Docente: un percorso dedicato alla conoscenza olistica dell'uomo.Sin dai primi anni... Leggi la biografia
Direttore Scientifico, Consulente Alimentare, Ricercatore e Docente: un percorso dedicato alla conoscenza olistica dell'uomo.Sin dai primi anni accademici, ha dimostrato un grande interesse per lo studio completo dell'essere umano, ritenendo fondamentale agire non solo sul corpo fisico, ma anche sullo stato animico che lo condiziona e sugli... Leggi la biografia

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