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Le proprietà e i benefici del biancospino

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Fulvio D'Avino - 01/01/2016

Il nome latino del biancospino è Crataegus oxiacanta ed appartiene alla famiglia delle Rosacee. Il termine crataegus deriva dal greco kràtos, che significa forte e si riferisce alla notevole robustezza della corteccia. Il termine oxiacanta deriva invece da due parole greche: oxùs (aguzza) e àxantha (spina). La pianta si presenta come un arbusto spinoso alto fino a cinque metri, diffuso nei Paesi mediterranei. In Italia si trova nei boschi e nelle siepi, dalla pianura ai mille metri d’altitudine, prediligendo le zone soleggiate.

 

Il biancospino: un alleato per il cuore

 
L’azione cardioprotettiva del biancospino è nota da secoli ed è contemplata anche nella Medicina Tradizionale Cinese. Secondo molti studiosi, solo i corimbi dei fiori bianchi con i petali ancora chiusi costituiscono la droga, la quale deve contenere almeno lo 0,7% di flavonoidi calcolati come iperoside. L’attività farmacologica è dovuta fondamentalmente a due sostanze: oligomeri procianidici e flavonoidi (iperoside, vitexina e quercitina).


Effetti del biancospino sul cuore:

 

  • incrementa il flusso coronarico, favorendo la dilatazione delle coronarie;
  • aumenta la perfusione del miocardio;
  • induce un aumento dell’energia cardiaca, grazie ad un aumento della concentrazione di calcio intracellulare a livello del miocardio;
  • esercita una attività antiaritmica, agisce sui canali del potassio con un meccanismo d’azione simile ai farmaci antiaritmici di classe III. Determina un aumento del tempo refrattario ed un prolungamento della durata del potenziale d’azione;
  • riduce le resistenze vascolari periferiche, con conseguente abbassamento della pressione arteriosa.

 

 

Possiamo riassumere dicendo che per quanto riguarda le patologie cardiache, il biancospino è indicato nei seguenti casi:

 

  • insufficienza cardiaca;
  • cardiopatia ipertensiva;
  • angina pectoris;
  • aritmie.


Il biancospino può essere somministrato sotto forma di tintura madre o macerato glicerico. È generalmente ben tollerato ed i suoi effetti terapeutici devono essere valutati almeno dopo sei settimane di trattamento.

 

Scopriamo altre proprietà del biancospino

                                      

  • Azione antiossidante: elimina i radicali liberi
  • Azione antinfiammatoria: inibisce il Trombossano A2, la Fosfolipasi A2 ed il Complemento
  • Azione antiaggregante piastrinica
  • Azione ipolipemizzante
  • Azione sedativa
  • Azione antivirale nei confronti del virus HIV-1.

 

 


 

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Fulvio D'Avino
Laureato in Medicina e Chirurgia con una tesi sperimentale sui fattori che determinano le differenze elettroencefalografiche nei due sessi.... Leggi la biografia
Laureato in Medicina e Chirurgia con una tesi sperimentale sui fattori che determinano le differenze elettroencefalografiche nei due sessi. Perfezionato in Neurofisiologia Clinica all’Università di Napoli (SUN), Master di II livello in Fitoterapia all’Università di Siena, sede in cui ha discusso una tesi sulla ghiandola pineale, argomento... Leggi la biografia

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Effetto biancospino

postato da Rosaria il 24/09/2018

Si può assumere in terapia Cumadin. Grazie

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