Cara/o Amica/o,
ti scrivo per comunicarti che ti appresti a condividere un viaggio. Il viaggio che ho compiuto in questi ultimi anni.

Un percorso interiore che ha raggiunto livelli di profondità (o di follia) tali di fronte ai quali non rimaneva che il silenzio.

Quando il silenzio sfuma, resta il desiderio di condivisione. Io non so se potrà esserti utile la mia esperienza e le relative intuizioni, ma so che quanto ho compreso è stato per me prezioso. Per questo ho scelto l'ardua impresa di trasmettere a parole ciò che nega le parole. Ma come trasmettere esperienze vissute in quegli spazi dove le cose sembrano svelarsi così come sono?

Come realizzare una non teoria? Come uscire dalla conoscenza attraverso la conoscenza? Problema che ha certo coinvolto un numero infinito di ricercatori spirituali e che ciascuno ha cercato di risolvere a suo modo.

Chi col silenzio e con la preghiera, chi cercando di darsi una spiegazione, chi con l'arte, chi con la metafora e il paradosso.

In questo libro c'è un po' di tutto, c'è spiegazione e contraddizione, c'è poesia e dialogo, metafora e preghiera. A te chiedo di metterci il silenzio.

Il silenzio, della tua mente che non cerchi, come d'abitudine, di impadronirsi delle parole confezionandole subito all'interno di concetti noti o immediatamente comprensibili. Il silenzio del tuo cuore disposto all'ascolto delle voci che parlano dagli spazi nuovi, che si aprono nella profondità del tuo essere. Voci che stanno zitte ma si comprendono.

Il grande sogno della realtà
rivela la trama della verità
a chi ha occhi per il risveglio
Pier Luigi Lattuada