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Open and Emphatic Innovation: fare rete per il cambiamento


Paolo Manzelli - 01/01/2016
Il termine “Open innovation” nasce nel 2003 come strategia descritta nel libro con un titolo “Open innovation: the new imperative for creating and profiting from technology”, dell' autore Henry Chesbrough, professore e direttore esecutivo del “Center for Open Innovation at Berkeley”.
Tale strategia e' indicata come ottimale per superare, facendo rete, la crisi epocale della struttura produttiva della vecchia societa industriale che ha avuto nella competizione aziendale delle filiere merceologiche e nella scienza suddivisa in discipline il suo paradigma di sviluppo .

Oggi la globalizzazione della economia ed i processi di ricerca scientifica hanno acquisito una complessita tale, cosi' che il nuovo tipo di sviluppo dovra' assumere una struttura reticolare, dove la competitivita viene gradualmente sostituita da una stretta ed ampia collaborazione tra ricerca ed impresa, al fine di co-organizzare una innovazione di sistema finalizzato a delineare un nuovo modello di sviluppo eco-compatibile.

Nell'ambito di questa transizione, tra la obsoleta societa industriale e la futura societa della conoscenza condivisa, fondamentale risulta essere il ruolo del flusso delle conoscenze che producono innovazione di sistema con modalità adatte a permettere la valorizzazione interattiva della condivisione di conoscenze e quindi capace di riorganizzare la formazione nel settore della promozione e del management dei processi innovativi.

Pertanto è necessario attivare nuovi e significativi modelli di comunicazione interattiva per sistemi di impresa e ricerca a rete che si evolvano sulla base di concetti di collaborazione condivisa e inoltre di ampia diffusione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche piu avanzate.

L'Open Innovation è pertanto una strategia impostata su principi ispiratori della innovazione diffusa che necessita di aziende e insiemi di ricerca che decidano di rendersi effettivamente disponibili a condividere contributi sulla base di interessi reciproci allo scopo di raggiungere prestazioni capaci di superare la crisi strutturale contemporanea.

Gli intermediari catalizzatori della "Open Innovation" per lo sviluppo della innovazione diffusa e lo scouting di nuove idee, sono prevalentemente organizzati come enti o associazioni "No-for Profit ", le quali mettono a disposizione di imprese e gruppi di ricerca piattaforme di comunicazione on line, per valorizzare la condivisione della relazioni e delle conoscenze perseguendo l'obiettivo di mettersi al servizio delle comunità regionali per ottenere i necessari finanziamenti della intermediazione fortemente articolata, tesa a correlare imprese con differenti caratteristiche di produzione e aggregare sistemi di ricerca con modalita trans-disciplinari.

L’attività degli intermediari è pertanto decisiva per predisporre il terreno alla diffusione di una nuova cultura d’impresa in quanto la innovazione di sistema non può prescindere dalla formazione di un management capace di interpretare e disseminare l’innovazione diffusa come sistema alternativo di sviluppo che modificando i criteri tradizionali di competitivita aziendale necessita innanzitutto di una peculiare attenzione nel promuovere relazioni solidali sia economiche che sociali capaci di ripensare e avviare nuovi modelli e strategie di business.

Pertanto come EGOCREANET e collaboratori della Community le "5i" , ci proponiamo di focalizzare ulteriormente i criteri dell'OPEN INNOVATION sotto il profilo della innovazione relazionale in modo da valorizzare l'intelligenza strategica Empatico Sociale per realizzare processi di innovazione in modo consapevole. Facendo riferimento al libro di J.Rifkin sulla Civilta della Empatia in merito alla necessita di trasformare situazioni critiche in straordinarie opportunità , proponiamo a quanti lo ritengano opportuno di co-organizzare un prossimo Workshop sul tema "Open and Emphatic Innovation " per imparare a valorizzare la innovazione in modo da dare sviluppo a comunita in rete tra ricerca ed inpresa su ampi settori della riconversione imprenditoriale e determinare una favorevole convergenza tra bisogni e opportunità mediata dalla "Innovazione Empatica" per favorire lo sviluppo territoriale di sistemi complessi.

BIBLIO ON LINE
http://www.edscuola.it/archivio/lre/economia_di_impresa_a_rete.htm
http://www.edscuola.it/archivio/lre/art_of_innovation.pdf
http://www.edscuola.it/archivio/lre/accelerare_cambiamento.pdf
http://www.toscanaeconomia.it
http://en.wikipedia.org/wiki/Empathic_design  ;http://faculty.fuqua.duke.edu/~moorman/GeneralMills/Section3/Section3Documents/Spark.htm
https://www.facebook.com/pages/edit/?id=206720226021455&&sk=basic


Paolo Manzelli
Professore Ordinario di Chimica Fisica all’Università di Firenze dal 1970. Esperto di Programmazione Neurolinguistica, Fondatore e Presidente... Leggi la biografia
Professore Ordinario di Chimica Fisica all’Università di Firenze dal 1970. Esperto di Programmazione Neurolinguistica, Fondatore e Presidente dell’Associazione telematica culturale e scientifica EGO-CreaNet (Espansione Globale degli Osservatori sulla Creatività) dal 1997. È Presidente di First Channel Network. Dal 1997 è Direttore... Leggi la biografia

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