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2012, l'inizio di un nuovo ciclo - Intervista a Gregg Braden

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Gregg Braden - 01/01/2016

 

 

Scienziato, visionario e studioso poliedrico – così Gragg Braden è stato definito da Deepak Chopra.

Sentirlo parlare è proprio tutta un’altra cosa dal leggere uno dei suoi certamente illuminanti e splendidi libri. Sentirlo parlare è ascoltare una musica argentina, un flusso di parole che ci colpiscono per la loro chiarezza, trasparenza e immediatezza. Impossibile non capire quello Gregg ci sta dicendo. Impossibile non seguirlo con facilità nei suoi ragionamenti e nelle sue peregrinazioni tra passato e futuro, saggezza e scienza, invisibile e visibile, noto e ignoto.

"Io ho una formazione scientifica, credo nel metodo scientifico, tuttavia la scienza è un linguaggio che descrive il nostro mondo ed è un linguaggio molto giovane: ha appena 300 anni"

Gregg Braden

 
 

Noi di Scienza e Conoscenza abbiamo avuto il piacere di incontrarlo diverse volte. E oltre a incontrarlo siamo anche riuscite a intervistarlo: le nostre domande gli sono davvero piaciute e Gregg ci ha fatto i suoi complimenti!

 

2012: tutti ne stanno parlando! E ci sono così tante idee differenti su questo tema. Per alcuni si tratta della fine del mondo. Per altri dell’inizio di un nuovo mondo. Intanto l’orologio ticchetta e il 21 dicembre 2012 si avvicina… Gregg qual è la tua idea del 2012 e cosa pensi stia accadendo mentre ci avviciniamo a questa data?

Tutti parlano del 2012. Tutti parlano della fine del grande ciclo del calendario Maya, il 21 dicembre (il solstizio invernale) del 2012. La gente mi chiede che cosa significhi, che cosa possiamo aspettarci realisticamente, cosa dicono le profezie e le predizioni dei nostri antenati su questo tempo. Io ho una formazione scientifica, e come scienziato devo guardare ai fatti. Dunque, condividerò alcuni di questi fatti e da questi fatti potremo rispondere a queste domande.

È un fatto che la nostra generazione sta vivendo gli ultimi anni di un ciclo di tempo raro e misterioso, un ciclo di tempo lungo 5.125 anni, chiamato la “grande era mondiale”. Ed è un fatto, che questa era mondiale sia iniziata il 31 agosto del 3114 a.C. e che terminerà con il solstizio invernale del 21 dicembre 2012 d.C. (si tratta del ciclo di 5125 anni). È un fatto che i nostri antenati ci hanno detto che questa non è affatto la prima grande era mondiale e che in passato ci sono state almeno quattro grandi ere mondiali. Noi stiamo vivendo gli ultimi anni della quinta grande era mondiale e stiamo per entrare nella sesta grande era mondiale: e questo è un fatto. Ed è un fatto che ogni volta che un’era mondiale volge al termine, giunge alla propria conclusione, ha luogo un cambiamento intermedio, un cambiamento fisico nel mondo, provocato dalla posizione della Terra nello spazio, ovvero rispetto al Sole e alla Via Lattea.

Dunque, considerando questi fatti ed esaminando i cicli del passato, le grandi ere mondiali del passato, possiamo notare qualcosa di molto interessante, ossia, possiamo osservare che nonostante alla fine di un’era mondiale ci siano molte cose che sembrano crollare e smettere di funzionare, esaminandole meglio si capisce che le uniche cose che non funzionano più sono le cose non più sostenibili nelle nostre vite. I sistemi economici non sono più sostenibili, i metodi di generazione dell’energia non sono più sostenibili, i metodi di coltivazione/allevamento e condivisione dei prodotti alimentari non sono più sostenibili. Quindi alle molte persone che pensano che ci siano così tanti problemi oggi nel mondo perché le cose che abbiamo fatto in passato non funzionano più, dico che se guardiamo più a fondo, capiamo che sono solo le cose non più sostenibili che non funzionano più e che questo fatto rappresenta per noi un invito a creare nuovi e sostenibili modi di vivere.

Cosa possiamo aspettarci realisticamente in questo periodo? I sistemi che non funzionano più, sotto la pressione di un mondo in cambiamento, stanno crollando, invitandoci a creare nuovi sistemi e nuovi modi di vivere. E che credo che se riusciamo ad abbracciare questi nuovi modi di vivere, allora la fine della grande era mondiale del 21 dicembre 2012 rappresenterà una facile transizione. Se resistiamo al cambiamento e cerchiamo di mantenere uno stile di vita non sostenibile, credo che il cambiamento diventerà molto difficile: questa è la scelta che possiamo fare oggi. 

 

Secondo il tuo pensiero, la prospettiva che il 2012 ci può donare è che il tempo sia di fatto ciclico. Parli anche di tempo frattale, nel senso di un tempo che si ripete uguale a se stesso su scala microscopica e macroscopica – dalla vita quotidiana di ogni singolo abitante del pianeta, al tempo di rivoluzione della terra intorno al Sole, a quello del Sistema Solare nella Galassia e così via. Quali sono le particolari condizioni che si stanno creando a livello del nostro Pianeta, del nostro Sistema Solare e della nostra Galassia?

È un modo molto interessante di porre questa domanda. I nostri antenati sapevano che viviamo in un universo ciclico: il mondo che ci circonda è basato su cicli, le nostre vite sono basate su cicli Alcuni cicli sono molto ovvi, come il ciclo di 24 ore del giorno o il ciclo di 28 giorni della luna. Altri cicli, tuttavia, non sono così ovvi perché hanno una lunga durata nel tempo. Il ciclo di 5.125 anni della grande era mondiale, per esempio, il ciclo di 26.000 anni della precessione degli equinozi della Terra. Ma sia i vasti cicli che i piccoli cicli seguono gli stessi principi e la chiave per comprendere ciascun ciclo è semplicemente questa: il ciclo comincia con un evento che mette in moto un modello che si ripeterà ancora, ancora e ancora, finché tale modello non verrà cambiato.

L’evento che dà inizio a un ciclo, è chiamato evento “seme” (seed event) e l’evento seme è semplicemente un evento unico che da avvio a un’esperienza che scatena in noi profondi sentimenti emotivi. Un esempio: il 1929 è stata la prima volta nei tempi moderni che il mondo ha subito un collasso finanziario globale, un collasso economico, la “Grande depressione”. Dunque il 1929 è l’evento “seme” che ha messo in moto un modello emotivo di energia che ripetiamo ancora, ancora e ancora: le condizioni del collasso economico, le condizioni della depressione mondiale si ripeteranno ancora, ancora e ancora finché qualcosa non cambierà, finché non interverremo e cambieremo questo modello di energia. Ma la cosa importante è che sono le condizioni a ripetersi: non è necessario che l’evento si ripeta, ma sono le condizioni che rendono probabile tale evento che si ripetono ancora, ancora e ancora. E questo è qualcosa che i nostri antenati ci hanno detto. E ci hanno detto anche che, alla fine di ogni ciclo, alla fine di un ciclo, prima che cominci il ciclo successivo, esiste un luogo intermedio in cui non esistono cicli, e questo è il luogo in cui accadono i miracoli, dove si manifestano il magico e la magia, un luogo chiamato il punto di scelta (choise point). Un punto di scelta rappresenta un luogo nel ciclo in cui è possibile scegliere nuovi modelli, ridefinire i modelli del passato, prima che cominci il ciclo successivo. Un punto di scelta è un luogo in cui possiamo cambiare i modelli di guerra, sofferenza e collasso economico del passato prima che inizia il ciclo seguente. E questo è importante per noi oggi, che siano nel 2010, perché nell’intervallo di tempo tra il 2010 e il 2012, molti dei punti di scelta degli scorsi 5.000 anni si ripeteranno.

I punti di scelta sono importanti per noi oggi perché quest’anno, il 2010, rappresenta l’inizio di un’opportunità. Tra il 2010 e il 2012 molti dei cicli degli eventi più spaventosi del passato che definiscono il nostro mondo attuale si ripeteranno: si tratta del ciclo del collasso economico, del ciclo delle guerre mondiali, del ciclo del disastri globali. Molti di questi cicli si stanno ripetendo e questo ci sembra spaventoso, ma dobbiamo capire che quando un ciclo si ripete, si apre un punto di scelta che ci da la possibilità di cambiare i modelli spaventosi del passato, prima di iniziare il nuovo ciclo. Ciò che rende il nostro tempo così unico e diverso da ogni altro periodo degli ultimi 5.000 anni è che per questa generazione rappresenta l’opportunità di cambiare alcuni dei più spaventosi modelli del passato, di ridefinire tali modelli, creando un nuovo mondo per noi stessi e per i nostri figli, muovendoci verso il futuro. La chiave per capire i cicli, risiede nel comprendere il concetto di scelta. 

 

Oggi si rivelano sempre più chiare le molteplici connessioni tra scienza avanzata e sapere antico. Come possono modi molto differenti tra loro di vedere il mondo giungere alle stesse osservazioni?

Trovandoci a vivere gli ultimi anni di una grande era mondiale, una delle caratteristiche del nostro tempo e della nostra storia è che possiamo ridefinire il nostro rapporto con il mondo nel quale viviamo, possiamo ridefinire il nostro rapporto con l’universo, il nostro rapporto con noi stessi, con gli altri e con il nostro passato. 

E la bellezza di questo periodo è proprio la convergenza, il connubio tra le conoscenze e i modi di sapere molto antichi e la migliore scienza di oggi: la scienza moderna, e soprattutto la fisica quantistica, sta descrivendo con il proprio linguaggio esattamente gli stessi principi che sono descritti in alcune delle nostre tradizioni spirituali e indigene più antiche e credo che ciò sia molto interessante perché la scienza è molto importante.

Io ho una formazione scientifica, credo nel metodo scientifico, tuttavia la scienza è un linguaggio che descrive il nostro mondo ed è un linguaggio molto giovane. La scienza è una disciplina che ha appena 300 anni (assumo che la scienza nasca con Isaac Newton, i quale ha formulato molti principi fisico-scientifici). Prima della nascita della scienza esistevano tradizioni indigene e spirituali, antiche di 5.000,che descrivevano il nostro mondo con un altro linguaggio, che non è scienza, ma che comunque è un linguaggio preciso. E quello che accade oggi è che questi due grandi metodi di conoscenza del mondo si stanno unendo per fornirci una conoscenza più grande, mai avuta prima. La scienza descrive il meccanismo, il modo in cui funzionano le cose, ma la scienza non è sempre in grado di dirci come utilizzare queste conoscenze nelle nostre vite, come applicare tali conoscenze alla nostra vita privata. Le tradizioni antiche invece, ci indicano come applicare tali principi al quotidiano. Per esempio, le tradizioni indigene da sempre dicono che siano collegati a tutte le cose, che tutte le cose nell’universo sono collegate e che l’azione che compiamo in un luogo ha un effetto altrove. Questo è un principio spirituale molto antico. La scienza moderna è arrivata al punto di aver compreso che ogni cosa è collegata, ma gli scienziati si chiedono che cosa fare con questa connessione universale ed è qui che questi principi spirituali diventano così importanti, perché i principi spirituali ci indicano come applicare alle nostre vite ciò che la scienza ha scoperto oggi.

Mentre ci avviciniamo alla fine del nostro ciclo, mentre ci avviciniamo al 2012, quello che riscontriamo è questo straordinario connubio di conoscenze scientifiche attuali e principi spirituali antichi fusi insieme: un nuovo modo per fornirci una nuova comprensione di noi stessi e del mondo in cui viviamo.

Alle Porte del Cambiamento - DVDBuono

 

Qual è il senso profondo della tua interpretazione frattale del tempo? Che peso può avere nella vita di tutti i giorni?

Nel 2009 ho scritto un libro intitolato Il Codice del Tempo (The fractal time) che descrive il nostro rapporto con il tempo in generale, con i cicli temporali nelle nostre vite private, con i cicli temporali nella nostra vita professionae e in relazione al 2012. E lo scopo del libro era quello di esplorare questo principio di tempo frattale. Dunque, la domanda è che cos’è il tempo frattale. Il modo migliore per comprendere il concetto di tempo frattale è tramite un esempio. Se guardiamo l’immagine di un atomo, per esempio, vediamo un nucleo, un qualcosa di piccolo al centro, con gli elettroni che si muovono attorno al nucleo e se guardiamo più da vicino questo modello, notiamo che è esattamente lo stesso modello delle orbite della Luna attorno alla Terra (il pianeta è al centro e la Luna vi orbita attorno) e del Sistema Solare (con il Sole al centro e il pianeta che orbita attorno al sole): possiamo osservare che si tratta esattamente dello stesso modello su una scala diversa, l’atomo è una particella minuscola, mentre il Sistema Solare è molto vasto. E questo è il concetto di frattale, quello che osserviamo nell’atomo, è uguale a ciò che osserviamo nel Sistema Solare: l’atomo è un modello frattale del Sistema Solare. Ebbene, questo concetto è l’idea che applico ai cicli di tempo: i cicli di tempo del passato, i piccoli cicli temporali del passato ci aiutano a comprendere i grandi cicli quando si ripetono nel presente e nel futuro. Il punto è che se sappiamo dove guardare esattamente nel passato, tali cicli ci consentono di capire cosa aspettarci realisticamente nel corso delle nostre vite e nel futuro, sia individualmente che collettivamente, perché il principio dei cicli funziona allo stesso modo, sia che si tratti dell’universo e sia che si tratti delle nostre vite private. Quindi l’idea di un ciclo temporale è quella che ciascun ciclo inizia con un evento “seme” che mette in moto un modello di energia che si ripeterà ancora, ancora e ancora finché non cambiamo questo modello.

Nelle nostre vite private, per esempio, un evento seme è rappresentato dalla prima volta che viviamo un tradimento, una perdita o dalla prima volta che qualcosa ci fa soffrire profondamente: questo evento mette in moto un modello in cui le condizioni della perdita o le condizioni del tradimento si ripeteranno ancora, ancora e ancora finché non riconosceremo che tali condizioni siano cambiate. Per questo è fondamentale capire l’importanza del tempo che si apre tra la fine di un ciclo e l’inizio del ciclo successivo: si tratta del punto di scelta nelle nostre vite private per le finanze, l’amore e i rapporti; o nelle nostre vite collettive per i cicli di guerra e di pace. Il momento (il punto) in cui possediamo il potere della conoscenza dei cicli, in cui sappiamo come funziona un ciclo, quando sappiamo dove guardare nel passato per comprendere cosa aspettarci quando un ciclo si ripete, in cui abbiamo il potere di operare un cambiamento è il momento in cui comincia la scelta.

 

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In anteprima alcune delle domande a cui risponderà Gregg Braden

  • Nel tuo libro parli di “calcolare il codice del tempo”: ci spieghi meglio cosa intendi?  Come e perché possiamo fare questi calcoli?
  • Phi è la dimensione del tempo?
  • Cosa accade quando le emozioni e i sentimenti creano nel nostro corpo un campo coerente? Possiamo così connetterci agli altri e al campo della terra? Possiamo modificare il corso degli eventi in questo modo?
  • Da un punto di vista termodinamico, il tempo sembra costretto ad avere una direzione precisa, individuata dal necessario aumento di entropia dell’universo. Come si può conciliare la natura ciclica e frattale del tempo, con la percezione che noi abbiamo della linearità del tempo? Perché il problema del tempo è ancora irrisolto per la scienza?
  • Secondo la recente teoria cosmologica “top-down-cosmology” (Hawking-Hertog) l’universo non ha un passato univoco, e nel presente “sceglie” la propria storia da una sovrapposizione di infinite storie possibili. Sembra un’ipotesi interessante. Cosa ne pensi? Si accorda con la tua visione del tempo? Possiamo cambiare il nostro passato?

 

 

Chi è Gregg Braden

Scienziato, visionario e studioso poliedrico – così è stato definito da Deepak Chopra – Gregg Braden ha la rara e affascinante capacità di saper collegare le conoscenze del passato con la scienza del presente e del futuro in una visione di prossima pace e consapevolezza globale. 

Nei suoi numerosi libri Braden si avventura oltre i confini della scienza e della spiritualità, offrendo soluzioni colme di significato per vincere le sfide del nostro tempo. 

Ad oggi il suo lavoro lo ha condotto a scrivere libri capaci di scardinare i consolidati paradigmi del nostro vivere contemporaneo: L'Effetto Isaia, Il Codice di Dio, La Scienza Perduta della Preghiera, La Matrix Divina e l’ultimo, Il Codice del Tempo tutti editi da Macro Edizioni.

 

 

 

Gregg Braden
Gregg Braden è uno scienziato innovativo, ma anche un visionario e uno studioso poliedrico e affascinante. Deepak Chopra lo ha descritto così:... Leggi la biografia
Gregg Braden è uno scienziato innovativo, ma anche un visionario e uno studioso poliedrico e affascinante. Deepak Chopra lo ha descritto così: Gregg Braden ha la rara e affascinante capacità di saper collegare le conoscenze del passato con la scienza del presente e del futuro in una visione di prossima pace e consapevolezza globale. Nei... Leggi la biografia

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