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È possibile che la mente sia costituita da un tipo di materia-energia ancora sconosciuta? Alla scoperta dell'Universo Superluminale

Fisica dell'incredibile

È possibile che la mente sia costituita da un tipo di materia-energia ancora sconosciuta? Alla scoperta dell'Universo Superluminale

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È possibile che la mente sia costituita da un tipo di materia-energia ancora sconosciuta? Alla scoperta dell'Universo Superluminale
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Luigi Maxmilian Caligiuri - 03/05/2017

Il tema della morte rappresenta, forse paradossalmente, un elemento decisivo nella vita dell’Uomo, capace di condizionarne anche pesantemente il corso e le caratteristiche. Basti pensare che tutte le principali religioni e la maggior parte delle filosofie elaborate nel corso dei secoli sono imperniate sul concetto della morte e sul suo più intimo significato, individuando, di conseguenza, un complesso di “regole” etiche e morali.

Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha circondato la morte di un alone di rispetto e di paura, sottoponendo i defunti a un trattamento speciale (emblematico è, a tal proposito, il caso degli Egizi) e considerando la morte come un’entità a sé stante, suscettibile di possedere poteri in grado di superare la comprensione umana, un’entità che era necessario ingraziarsi.

Il mistero della morte, o meglio del se e di cosa ci sia “dopo” di essa, ovvero se questa corrisponda al termine ultimo dell’esistenza stessa o, al contrario, all’inizio di una “nuova” vita magari in seno a una diversa “dimensione” dell’essere, rappresenta uno dei più profondi e fondamentali interrogativi.


 

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Per l’uomo contemporaneo, l’esistenza è sostanzialmente legata al concetto di vita biologica e nient’altro: da qui deriva il senso di angoscia associato al pensiero della morte intesa come la fine ultima e irreversibile della vita.

Da un punto di vista strettamente biologico è evidente che, indipendentemente dalle cause specifiche che possano condurre alla morte di un soggetto, tale condizione è caratterizzata da un quadro clinico comune che, inevitabilmente, conduce a una condizione di “shock” medico. Quest’ultima è sostanzialmente caratterizzata da una mancanza di afflusso di ossigeno agli organi vitali la quale, qualora non opportunamente “invertita”, determina il successivo arresto cardiaco, vale a dire il manifestarsi di quella condizione clinicamente definita quale “morte”.

Infatti, diversamente da ciò che può accadere quando organi diversi dal cuore smettono di funzionare, una mancanza di ossigeno importante può condurre, nell’arco di pochi secondi, all’arresto cardiaco e alla morte del soggetto che, a sua volta, può sopraggiungere anche pochi secondi dopo.

Per tale motivo la definizione clinica di morte si riferisce all’assenza di battito cardiaco, di attività respiratoria e di riflessi nel tronco encefalico e della conseguente assenza di attività cerebrale dovuta alla mancanza di ossigeno (fenomenologicamente associata alla dilatazione e alla insensibilità delle pupille alla stimolazione luminosa).

In questo senso dunque la morte, più che un processo di carattere mistico o filosofico, quale veniva ed è tuttora spesso considerata, si caratterizza come un fenomeno di natura prettamente fisica e biologica, conseguente alla mancanza dell’afflusso di ossigeno al cuore e al cervello. 


 

Cosa troverai nell'articolo?

  • Cosa accade dopo la morte clinica? 
  • Pratiche di rianimazione ed esperienze ai confini della morte 
  • Morte clinica, morte biologica e coscienza
  • La mente è un epifenomeno del cervello?
  • Una nuova fisica per descrivere la morte: la teoria dell’Universo superluminale

 

Continua la lettura dell'intervista su Scienza e Conoscenza 60


Luigi Maxmilian Caligiuri
Nasce a Cosenza il 30 novembre del 1972. Nel 1995 riceve la Laurea Magna cum Laudein Fisica Teorica presso l’Università della Calabria, dove... Leggi la biografia
Nasce a Cosenza il 30 novembre del 1972. Nel 1995 riceve la Laurea Magna cum Laudein Fisica Teorica presso l’Università della Calabria, dove inizia la sua attività didattica e diricerca nelle Facoltà di Scienze ed Ingegneria, in diversi campi di natura teorica esperimentale, Dal 2001 è professore di Fisica e, dal 2013, anche Direttore... Leggi la biografia

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