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BENEFICI dalla NATURA

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Anna Sandri - Il Mattino di Padova - Giugno 2000 - 01/01/2016


Scienza e Conoscenza è amica dell'aloe e ci auguriamo che l'aloe sia amica di Scienza e Conoscenza: >>>Aloe gel, un modo simpatico per esserci di supporto

 

Padova 31 maggio 2.000: brevetto a nome dell'Università di Padova. 1 giugno, consacrazione scientifica con la pubblicazione di un articolo, su Cancer Research. Alle spalle tre anni di lavoro, davanti altrettanto tempo e altrettanta fatica. Nota anche come pianta miracolosa o dell'immortalità, l'aloe è finita due anni fa all'attenzione di un gruppo scientifico coordinato dal direttore dell'istituto di microbiologia, il Professore Giorgio Palù e di cui fanno parte anche il Professore Modesto Carli, oncologo pediatra e la Dottoressa Teresa Pecere, laureata in Scienze Naturali e ricercatore in Biologia Molecolare. Il gruppo comincia a lavorare, e il suo "Proviamo" ha le basi in quel che dice la medicina popolare: il fatto che una pianta Aloe arborescens, Aloe vera curi i tumori. Nella pianta i ricercatori trovano una molecola. È piatta, ha tre anelli, i ricercatori sanno che in natura ogni molecola ha un ricettore, insomma serve a qualcosa.

Visto che la "medicina popolare" dice che la pianta cura i tumori, i ricercatori si armano di microscopi, provette e topi nudi (privati del sistema immunitario) e cominciano a studiare. Scelgono su quali tumori provare.

Ai topi vengono inserite cellule di neoblastoma o di altri tumori della stessa famiglia. Le si lascia replicare, poi si inocula la molecola di aloe: il risultato è sorprendente, la molecola della pianta miracolosa non tocca niente e nessuno intorno, ma disintegra la cellula tumorale: vuole dire che non è tossica se non per il peggiore nemico, il cancro.

La seconda fase è in vitro: le cellule da sottoporre all'attacco della molecola vengono prelevate direttamente dal paziente. E anche qui, non c'è via di scampo, il Professore Palu spiega: che la molecola vegetale si incunea nella cellula tumorale, ignorando tutte le altre è la distrugge in tempi rapidissimi: negli esperimenti, cicli di cinque giorni hanno dato esiti pressoché definitivi.

Tutte le altre cellule vengono risparmiate dalla molecola. La dottoressa Pecere, ricorda che questa è la filosofia mondiale di ricerca: "Una cura per ogni malattia". L'oncologo Carli è ottimista prevede meno di cinque anni per avere il farmaco sperimentato in corsia: ritiene possibile un uso importante della molecola, vista l'assenza di tossicità, contro le recidive, e un utilizzo anche nella cosiddetta pulizia del midollo prima dei trapianti in caso di leucemie. L'aloe gioca un ruolo chiave su molti livelli diversi nell'aumentare le difese immunitarie. Come le attività biologiche dell'acemannano derivato dall'aloe sono state chiarite, è stato dimostrato che ha un potere straordinario a normalizzare tutti questi processi dannosi e perciò contribuisce in modo determinante, all'accrescimento delle funzioni del sistema immunitario.

A livello intestinale l'acemannano, funziona come un efficace agente antiinfiammatorio che neutralizza molti degli enzimi responsabili del danneggiamento della parete della mucosa. L'acemannano ha proprietà dirette che uccidono virus, batteri e funghi che possono aiutare a controllare la crescita eccessiva di candida così che la normale flora batterica gastrointestinale può essere ripristinata. Il mucopolisaccaride acemannano stimola anche la mobilità intestinale, aiutando a muovere proteine allergeniche dall'intestino tenue e nel colon: tutti questi processi aiutano a normalizzare la struttura e funzione della parete gastrointestinale e perciò fermano il ciclo vizioso del danneggiamento del sistema

BREVE DESCRIZIONE DELL'ACEMANNANO
Si tratta di uno zucchero a catena lunga, acetilata e idrosolubile che si intromette fra la membrana della cellula. Questo fatto ha come conseguenza un aumento della fluidità e permeabilità della membrana permettendo alte tossine di fluire fuori dalla cellula più facilmente e ai nutrimenti di entrare nella cellula. Ciò ha come conseguenza un migliorato metabolismo cellulare in tutto il corpo ed una totale spinta nella produzione di energia.

Il circolo vizioso di maldigestione e fame cellulare è finalmente rotto quando l'acemannano normalizza l'assorbimento di nutrienti e aumentano la tolleranza di cibi allergenici. Il sistema immunitario è ora più forte sotto controllo, e meglio preparato per la nuova minaccia. Nell'aloe Arborescens la percentuale maggiore è costituita da Acemannano ad elevato peso molecolare. Viene, infatti, indicato come antivirale e immunostimolante. È stato inoltre accertato che l'Acemannano è in grado di uccidere l'Herpes virus in circa 15 minuti.
 
Oltre all'aloe, io consiglio 2 rimedi i quali si potenziano a vicenda: il cloruro di magnesio (Mg Cl,) e l'ascorbato di potassio (K).
Partiamo dal MgCl: è un sale minerale che si presenta sotto forma di polvere bianca e si vende in farmacia. È un valido aiuto per l'ammalato di tumore e per quello di epatite C: come l'aloe.

Si mettono 30 gr. Circa di MgCl in un litro d'acqua fredda, lo si fa sciogliere e se ne prende inizialmente mezza tazzina da caffè dopo pranzo.
Dopo 3 o 4 giorni si considera se l'organismo tolleri questo medicinale, in caso positivo se ne prende anche una mezza tazzina dopo cena e, se tutto continua a procedere bene, una mezza tazzina dopo colazione (3 mezze tazzine da caffè al giorno). Infine se ne assume una tazzina intera dopo colazione, pranzo e cena.
Il MgCl, si può assumere per molto tempo senza intervalli.

Esaminiamo infine l'ascorbato di K, noto antitumorale e sostanza che lavora sulla pompa ionica cellulare.
Per quanto riguarda le dosi:
-         se si prende per prevenzione, se ne assume una dose al giorno a digiuno perché così è assorbito completamente;
-         se la persona è affetta da epatite C, 2 dosi;
-         se la persona è affetta da tumore, 3 dosi.
Nei 2 ultimi casi, la dose va assunta almeno un quarto d'ora prima dei pasti.
L'ascorbato di K si ottiene mescolando sali: acido ascorbico e bicarbonato di potassio in mezzo bicchiere d'acqua. In farmacia si vende la confezione che contiene le bustine dei sali.

Poniamo che una persona faccia colazione alle 8: prende l'ascorbato di potassio alle 7, l'aloe alle 7,45, fa colazione e dopo prende il cloruro di magnesio.
Tornando all'aloe, è necessario sottolineare che essa non è una pianta che guarisce in tutti i casi, tuttavia nel 90% di essi, le persone che l'hanno assunta hanno riscontrato effetti positivi, anche se poi sono morte.
Infatti le persone che hanno preso l'aloe, e prendevano anche il cortisone e la morfina, sono riuscite ad interrompere la loro assunzione dopo circa una settimana e si sono “sgonfiate”.
 
Anche in campo veterinario la ricerca ha fatto passi da gigante. A Cagliari con la distribuzione gratuita delle foglie di aloe, da parte del Dipartimento Botanico di Scienze, lo studioso Costantino Mazzanobile D'Aragona insieme alla sua equipe di ricercatori ha ricevuto numerose testimonianze da parte di proprietari di cani che sono guariti dalla terribile malattia mortale, La Leismaniosi.

 


Anna Sandri - Il Mattino di Padova - Giugno 2000
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