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Lo sviluppo economico diventa circolare

Lo sviluppo economico diventa circolare

L'obiettivo di economia circolare è quello di abbandonare il modello lineare attuale caratterizzato dal modello "prendere materie prime - fare prodotti – buttare rifiuti“

30 aprile 2015 - Firenze

Quando 30 aprile 2015 - Firenze

 

L'obiettivo di economia circolare è quello di abbandonare il modello lineare attuale caratterizzato dal modello "prendere materie prime - fare prodotti – buttare rifiuti“  che è ad elevato consumo di risorse naturali ed energetiche ed ad alto tasso di inquinamento.

 

In un'economia circolare, prodotti, al termine del loro utilizzo, possono essere riutilizzati, ri-fabbricati, riciclati, o tornare nella biosfera in modo da poter utilizzare la risorsa sulla terra più e più volte. La ciclicita’ dello sviluppo è quindi  un nuovo paradigma di crescita che può permette di riattivare,  la redditività della produzione e la crescita socio- economica ,stimolando la creazione di nuove modalita’ strategiche di lavoro,  e di sviluppo tecnologico e di innovazione culturale.

 

La essenza del modello di produzione a senso lineare, che ha dominato la produzione globale dall'inizio della rivoluzione industriale, è oggi destinato al fallimento. Il nuovo millennio ha segnato il punto di non ritorno in cui un ulteriore inquinamento delle risorse naturali è divenuto insostenibile ed inoltre si registra un notevole un aumento dei prezzi di molti prodotti primari che indica come essi vadano verso il definitivo esaurimento. Pertanto la esigenza di un nuovo modello economico circolare sta diventando sempre piu' necessaria , e cio' comporta il mettere in discussione i presupposti economici e cognitivi che stanno alla base di come si producono e si consumano i prodotti del mercato.

 

Nel tentativo di mantenere il controllo delle risorse naturali preziose, la ricerca varie  aziende stanno reinventando modalita’ efficaci e di successo per riutilizzare i prodotti le componenti primarie dando loro nuovi cicli di vita e di valore. Per mettere in evidenza  tali capacita di sviluppo e dare una risposta tangibile alla esigenza di crescita .del nuovo paradigma, Egocreanet organizza la Conferenza sulla Economia Ciclica nel settore Agro-alimentare del 29/30 Aprile 2015 per dare un contributo a Expo 2015 ed oltre. (1), (2).

Basandosi su tali successi al fine di accrescere la responsabilita' sociale  e diffondere tali esperienze innovative Egocreanet propone di realizzare un Focus Group  il 29 Aprile ( ore 14.00-18.00,c/o Regione Toscana P.za Unita 01 Firenze) quale  strumento di partecipazione e dialogo  per delineare  scenari  di individuazione e risoluzione di problemi  basati su una proiezione al futuro della effettiva  transizione verso la  Economia Circolare. Il Focus Group verra’ articolato per rispondere a quesiti essenziali con l’ idea di organizzarsi per coordinare un Progetto Europeo Horizon 2016/20 su le seguenti  tematiche:

 

--> Come è possibile riformulare la crescita economica dissociata dai vincoli di risorse in una strategia circolare finalizzata a rilasciare zero rifiuti ? 


--> Con quale riformulazione di business il sistema produttivo  puo’ essere riprogrammato per sviluppare una "economia circolare", rigenerativa di materiali, di energia, e di acqua con basse emissioni di CO2 nell' aria? 


--> Quali modelli di organizzazione e formazione del lavoro in una struttura circolare della produzione diverranno possibili a breve e lunga scadenza ? 

 

La Conferenza Pubblica del 30 Aprile 2015 ( c/o l’ AUDITORIUM dell’ ECRF , in via F.Portinari 5r ore 9.00-14.00) ) sara' preferenzialmente finalizzata a proporre relazioni su la Economia Circolare in Agricoltura.

 

L’ Agricoltura Circolare ha un ruolo rilevante nell’attuazione di questo nuovo paradigma eco-economico e pertanto e’  chiamata ad sviluppare sudi e sperimentazioni dei   nuovi modelli business ottimizzando l’utilizzo e il riutilizzo delle risorse. La prospettiva di utilizzare i residui derivanti dalle attività di raccolta o di gestione zootecnica e i sottoprodotti derivanti dalla trasformazione come materie prime per altre attività di co-produzione ,quali quelle della produzione nutraceutica è in vero promettente e costituisce una reale opportunità di business  e gestione efficiente di processi e prodotti alternativi, come pure di accesso a nuovi mercati. .Di fatto l' area dell' Agricoltura e della produzione alimentare è sempre oggi piu a rischio rimanendo nel quadro della economia lineare , sia per la crescita della popolazione che per la crisi economica strutturale . 

Pertanto le proposte ed i progetti emergenti dalla Conferenza del 29/30 Aprile a Firenze saranno indirizzati verso il rapido superamento del sistema di "prendere, fare, e smaltire", da sostituire con una ri-progettazione economica che persegua la ottimizzazione di prodotti per cicli multipli di recupero dei prodotti a cascata e del sistematico riutilizzo della energia e del ripristino delle risorse naturali.(terra ,acqua ed aria) 

 

In tale prospettiva di innovazione del IL FUTURO modello di sviluppo economico diventa CIRCOLARE ed i principali RISULTATI ATTESI  sono :

 

 A) La crescita del potenziale di innovazione sociale che fa seguito alla ri-progettazione di materiali, sistemi e prodotti per uso circolare costituisce il vantaggio aspettato quale requisito fondamentale di un'economia circolare che necessita di ricerca e sviluppo per dare lavoro a giovani laureati e diplomati ;  tale risultato rappresenta quindi una importante opportunità di impiego per le aziende, anche in categorie di prodotti che non sono normalmente considerati tecnologicamente innovativi.

B) La organizzazione di una rete di impresa e ricerca capace di dare sviluppo ad  un management condiviso trans-disciplinare e multi attoriale generando una nuova cultura imprenditoriale della complessita'eco-economica, tendente verso un netto superamento delle limitazioni concettuali del dogmatismo cognitivo ,che in tutta l' epoca industriale, è stato perpetrato dalla dominanza della economia lineare in corrispondenza simbiotica con l' obsoleto riduzionismo della scienza meccanica. (3)