La patologia oncologica non più come un nemico da combattere, ma come un’esperienza che coinvolge l’essere nella sua globalità. Lungi dal riconoscersi nel modello dell’ammalato, la persona può dunque vivere tale esperienza in modo attivo e propositivo, attraverso un confronto costruttivo tra le parti che la costituiscono: corpo, mente e spirito.

A guidarci in questo percorso saranno infatti, nel corso del convegno, medici, oncologi, psichiatri, ma anche ricercatori spirituali e operatori olistici, in un dialogo fra medicina, neuroscienze, emozioni e fede.