Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Blog / Memoria dell'Acqua

La grammatica dell'acqua e le nuove scoperte sull'Acqua Biologica

Memoria dell'Acqua

La grammatica dell'acqua e le nuove scoperte sull'Acqua Biologica

Memoria dell'Acqua

La grammatica dell'acqua e le nuove scoperte sull'Acqua Biologica
7 condivisioni

I campi elettromagnetici sono un pericolo per la nostra salute? L'omeopatia è solo acqua fresca o non conosciamo bene ancora i meccanisci attraverso i quali i medicamento omeopatico agisce? E ancora, l'acqua che compone il nostro corpo è un semplice solvente oppure è attraverso di essa che viaggiano le informazioni necessarie alla vita? 


Marianna Gualazzi - 25/09/2022

 

Antonella De Ninno, ricercatrice dell'ENEA di Frascati, ci racconta con passione e rigore scientifico a che punto sono le conoscenze scientifiche sull'acqua biologica e come queste possono influire sulla nostra vita.

 

Che cosa conosciamo oggi dell'acqua?

La natura chimica dell’acqua è nota sin dalla fine del XVIII secolo, quando Antoine Lavoisier, prima di essere ghigliottinato da Marat, ne dimostrò la natura formata da Ossigeno e Idrogeno. Oggi sono noti con grande precisione la lunghezza dei legami O-H, l’angolo da essi formato, le energie di legame e tutti i parametri che consentono di descrivere con esattezza la molecola di H2O e le sue proprietà chimiche. Sono note anche tutte le anomalie dell’acqua, che si comporta spesso in maniera imprevedibile ed inspiegabile: ad esempio il fatto che il suo ordine interno cresca con la compressione, infatti il ghiaccio è più ordinato del liquido ed è meno denso, cosa che causa il galleggiamento dei ghiacciai; la sua temperatura di ebollizione è molto più alta di quanto sia prevedibile in base alle sue caratteristiche chimiche se confrontata con quella di altri composti simili. Potremmo continuare con un lunghissimo elenco di anomalie strutturali, dinamiche e termodinamiche che rendono l’acqua il fluido più misterioso e affascinante del nostro pianeta anche se, almeno in apparenza, il più studiato.


Che cosa invece non conosciamo o dobbiamo ancora capire bene?

Già nel 1892, Röngten, lo scopritore dei raggi X, suggerì che l’acqua fosse formata di una miscela di due fluidi con caratteristiche fisiche differenti. Bene inteso parliamo sempre di molecole di H2O che però si differenziano per il fatto di interagire le une con le altre in maniera organizzata oppure di fluttuare liberamente ed individualmente un po’ come avviene nel vapore. Questa ipotesi fu rigettata dalla comunità scientifica sulla base delle conoscenze della termodinamica, la scienza principe del periodo, per la quale molecole che obbediscono alle stesse leggi della termodinamica non possono appartenere a fasi diverse o mostrare comportamenti diversi. Si convenne così di considerare l’acqua come un aggregato di molecole che stanno insieme grazie a legami molto speciali, noti come legami a Idrogeno o H-bonds, che hanno la caratteristica di essere estremamente più deboli dei legami chimici che formano la singola molecola di H2O e sopravvivono per un tempo brevissimo legando due molecole di H2O per poi riformarsi coinvolgendo un'altra coppia di molecole. In questo modo si giustifica l’esistenza di raggruppamenti di molecole su scale macroscopiche, in altre parole, si giustificano la coesione dell’acqua liquida e l’esistenza del ghiaccio. L’avvento dei moderni calcolatori con la loro potenza di calcolo ha permesso di “simulare” il comportamento dell’acqua attraverso complicati modelli matematici, e alcuni dei parametri misurati sperimentalmente sono stati riprodotti dalle simulazioni al computer. Tuttavia le simulazioni restituiscono solo i valori compatibili con il modello che è stato usato per calcolarli e, naturalmente, il modello usato è stato finora un modello continuo dell’acqua, in cui il passaggio vapore-liquido-solido è spiegato unicamente sulla base del numero di connessioni che le molecole stabiliscono tra loro grazie agli H-bons. Purtroppo questo modello si è rivelato del tutto insufficiente a spiegare gran parte delle anomalie dell’acqua e soprattutto a spiegare il comportamento dell’acqua nei sistemi viventi, la cosiddetta “acqua biologica”.


Nell'intervista integrale la dottoressa De Ninno risponde anche a queste domande:



  • Che cos'è l'acqua biologica e quali sono le sue caratteristiche specifiche?
  • Le proprietà coerenti dell'acqua biologica svelano anche nuovi scenari sulla salute umana? Se sì quali? Penso alla pericolosità dei campi elettromagnetici per la nostra salute...
  • Le proprietà chimico-fisiche dell'acqua biologica sono la base della prova scientifica dell'efficacia della medicina omeopatica e di altri tipi di medicina e trattamenti considerati non convenzionali? Ci sono studi al riguardo?
  • Qual è il significato profondo dell'acqua? Che cosa essa ci può dire di nuovo anche sul mondo fisico?


Acquista Scienza e Conoscenza n. 47 - in formato EBOOK per leggere l'articolo integrale!
 


Marianna Gualazzi
Laureata in Lettere Moderne, giornalista pubblicista, lavora da oltre dieci anni per il Gruppo Editoriale Macro in qualità di editor e di content... Leggi la biografia
Laureata in Lettere Moderne, giornalista pubblicista, lavora da oltre dieci anni per il Gruppo Editoriale Macro in qualità di editor e di content manager per l'editoria periodica cartacea e per il web.Ha scritto decine di articoli di ecologia, salute naturale, gravidanza e parto consapevoli, alimentazione vegetariana e vegana, nuove scienze.È... Leggi la biografia

7 condivisioni

Potrebbero interessarti altri articoli del blog



Abc della Salute Naturale
Omaggio Abc della Salute Naturale

Iscriviti a My Macro e ricevi questo omaggio!

Voglio ricevere Abc della Salute Naturale