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La NUOVA FISICA, DIALOGO tra Burkhard HEIM e J. J. HURTAK

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- 01/01/2016

Questo è uno degli argomenti che ci conducono a un nuovo approccio della Fisica delle particelle.

Nel campo della Fisica atomica, in cui gli elettroni sono uniti tra loro in un compatto nucleo centrale, l’energia di legame tra gli elettroni è solo una piccola percentuale dell’energia totale del sistema. Nel campo della Fisica nucleare, in cui protoni e neutroni sono legati insieme a formare il nucleo compatto dell’atomo, le energie di legame sono molto maggiori e raggiungono milioni di elettronvolt (MeV). Ma, in ogni caso, queste energie di legame rappresentano meno dell’uno per cento dell’energia totale del sistema.

Ebbene, se supponiamo (come sembra che sia) che protoni e neutroni siano costituiti da tre quark, cosa dovremo supporre per le energie di legame di questi quark2? Per comprendere appieno la complessità della domanda, non dobbiamo considerare solo il nucleo, ma anche il mesone pi, oltre alle configurazioni potenziali del modello dei quark. In tal modo, partendo dalla nuova Fisica, affrontiamo l’argomento della materia da un punto di vista completamente nuovo. Le opinioni espresse in questo articolo sono opera dei colleghi della Stanford University, della University of California e della Academy for Future Science, il gruppo sulla consapevolezza e la Fisica.

Dobbiamo chiederci: le particelle elementari hanno proprietà comprensibili attraverso le nozioni più o meno classiche? Oppure a questo punto dobbiamo sviluppare un nuovo vocabolario in grado di descrivere le proprietà superluminal (al di là della velocità della luce, NdT) del substrato del nucleone? È necessario andare oltre i “sapori” usati per caratterizzare i quark? La situazione che oggi ci troviamo di fronte richiede un accurato riesame di tutte le nozioni di base sulla super-natura della particella elementare. Ebbene, esaminando le proprietà della particella elementare, ci accorgiamo che esse ricadono in due categorie: spettroscopiche e dinamiche. Le proprietà spettroscopiche sono quelle della singola particella isolata. Le proprietà dinamiche riguardano le interazioni che si verificano quando due o più proprietà vengono fatte incontrare. Dobbiamo considerare che potrebbe essere impossibile una descrizione spettroscopica completa della particella elementare, e che andrebbe posta più attenzione sugli studi dinamici, anziché su quelli spettroscopici.

Gli odierni Fisici delle particelle elementari hanno mandato a mente questa lezione. Così, per esempio, i teorici delle particelle elementari cercano di calcolare i valori della massa, ma non il valore dello spin. Quindi, la particella elementare ha proprietà dinamiche comprensibili mediante nozioni più o meno convenzionali? Oggi, dopo la scoperta delle nuove particelle che hanno cambiato il corso degli studi spettroscopici, è necessario riformulare o cambiare completamente le nostre opinioni sulla particella elementare? E questo nuovo modello produrrà interpretazioni completamente nuove della struttura della particella elementare, sollevando questioni fondamentali? In considerazione di questa nuova Fisica elementare, e della nuova meccanica sub-quantica a essa collegata, dobbiamo prendere in considerazione nuove domande fondamentali.

Domande rivolte da Burkhardt Heim a J. J. Hurtak nel dicembre 1980. 1. La particella elementare è elementare o composta? 2. Se la particella elementare è composta, quali sono le energie di legame e gli stati di base? 3. Il muone rientra in questi stati di base? 4. L’aumento della massa relativa osservato nel moto traslatorio si applica anche al moto rotatorio? 5. Lo spin di una particella elementare è provocato dalla rotazione di una massa estesa? 6. Il momento magnetico di una particella elementare è provocato dalla rotazione di una carica diffusa? 7. Il concetto di momento orbitale angolare si applica a una particella elementare? 8. Il numero barionico quantico ha un’interpretazione fisica? 9. La stranezza del numero quantico ha un’interpretazione fisica?

B. Heim: Poniamo queste domande perché sono fondamentali per lo sviluppo di una genetica completamente nuova e per la verifica dei dati sperimentali. La prima domanda è: “La particella elementare è elementare o composta?”.

J. J. Hurtak: Riguardo la Fisica delle particelle elementari, esistono due scuole di pensiero: quella oggi seguita dalla maggioranza degli scienziati ritiene che la particella elementare si trovi in natura sotto forma composta. Tramite le ricerche che stiamo conducendo in California, abbiamo concluso che la particella elementare è certamente composta, in quanto formata da un insieme fondamentale di sottostati. Secondo l’uso comune, chiameremo i sottostati quark, anche se i quark che otteniamo non sono gli stessi di Gell-Mann e Zweig2.

Questo è dovuto ai nostri esperimenti su fenomeni da sei a otto dimensioni, i quali suggeriscono che esiste un dominio di consapevolezza superluminal. Esso determina le informazioni anche all’interno della struttura del quark attraverso un mondo di massa negativa. Per cui, noi concepiamo la particella elementare semplicemente come una particella elementare derivata. Essa è stata derivata da un insieme più vasto di stati super-energetici che hanno creato un più elevato dominio energetico di particelle, che per noi sono gravitazionalmente legate nel nostro dominio di consapevolezza3.

La realtà che sperimentiamo negli stati ordinari di consapevolezza è dovuta all’interferenza costruttiva delle fasi dinamiche di azioni associate a ciascuno degli infiniti universi co-esistenti. La natura precisa degli universi interpenetrantisi e le transizioni tra di essi rappresentano un affascinante problema della Fisica della consapevolezza. Nella nuova Fisica, lo spazio-tempo non è fondamentale, al contrario del superspazio (a questo punto, può essere opportuno aggiungere che il tempo in sé non è fondamentale, ma lo è all’interno della consapevolezza delle specie). Nel nostro lavoro, riconosciamo il contributo dell’astronomo James Jeans, che ha detto: “Il nostro universo assomiglia sempre di meno a una vasta macchina e sempre di più a un grande pensiero”.

B. Heim: Domanda numero due: se la particella elementare è composta, quali sono le energie di legame e gli stati di base?

J. J. Hurtak: Qui il termine base è usato in relazione a stasi, per significare uno stato molto più profondo di risonanza. Contrariamente all’opinione della maggioranza dei Fisici, noi concludiamo, esaminando i dati sperimentali, che le energie di legame dei quark sono piccole, inferiori al cinque per cento. Di conseguenza, poiché le energie di legame servono a descrivere gli stati base…

B. Heim: Quest’ultima frase non è corretta al cento per cento. Quello che vuoi dire è: “Poiché le masse degli stati base devono contribuire alle energie di legame delle particelle composte…”

J. J. Hurtak: …ci ritroviamo con un insieme di stati-quark considerevolmente diversi da quelli convenzionali di Gell-Mann e Zweig. Chiameremo questo nuovo insieme di quark stati base di quark leggeri. Per usare altre parole: la materia è luce legata alla forza di gravità. I quark di Gell-Mann e Zweig programmano la stasi di quella luce-materia prigioniera della gravità.

B. Heim: Ovvero, questi quark convenzionali cercano di definire il comportamento della materia una volta che quest’ultima è stata legata alla forza di gravità, alla quale tuttavia sono anch’essi legati, risentendone gli effetti.

J. J. Hurtak: I quark leggeri esistono a uno stato di risonanza non limitato a questa materia, ma piuttosto operante con molti stati di risonanza sia dentro sia oltre l’energia-materia prigioniera della gravità, connessi al superluminal. È tale processo superluminal che secondo noi è alla base dei “dieci comandamenti” più avanzati, relativi a un nuovo e superiore progetto genetico umano, in cui le proprietà fisiche riprogrammano il DNA-RNA tramite il potere della mente umana e, tramite la super-energia, gli stessi stati base dei quark.

B. Heim: In che rapporto è tutto ciò con il programma genetico?

J. J. Hurtak: In che rapporto è tutto ciò con il programma genetico? Io e i miei colleghi siamo dell’opinione che la trasmissione regolare e priva di errori di informazioni genetiche richieda tre onde-luce a diversa velocità. Esse sono le onde di fase, la velocità della luce in un vuoto e le onde di gruppo. Comunque, la trasmissione regolare e priva di errori di informazioni genetiche tramite le onde dal tipo uno al tipo due (onde di fase e velocità della luce in un vuoto) richiede una nuova meccanica sub-quantica. I dati chiave sono i seguenti: esistono diciannove particelle meccaniche sub-quantiche che controllano il trasferimento delle informazioni4.

Le informazioni e il trasferimento avvengono tramite una rotazione ortogonale che può essere descritta in molti modi: la trasformazione di Lorentz-Einstein, ipernumeri, rotazione ottica ecc.5.

Quello che dobbiamo capire è che la natura dello spin consente diciannove coppie di particelle fisiche, che compongono la base fisica di tutte le entità viventi, che vanno poste in equilibrio fisiologico. Diciannove particelle andrebbero accoppiate con momenti magnetici positivi, con momenti magnetici pari a zero o negativi. Tenendo questo a mente, passiamo a quel meccanismo di codice più vasto che consente al DNA-RNA di essere un caso particolare del principio generale dell’integrità del modello. Tale principio è rinvenibile in tutta la vita e la non-vita, dove l’integrità del modello è determinata dall’angolo e dalla modulazione di frequenza di una realtà più vasta.

B. Heim: Forse si potrebbe aggiungere che gli stati base dei quark leggeri sono gli stati base desiderati, ma che finora la loro esistenza non è stata sperimentalmente dimostrata. Quindi, non è possibile definire né l’insieme né le energie di legame. Domanda numero tre: Il muone rientra in questi stati base?

J. J. Hurtak: La risposta è, parlando dal punto di vista spettroscopico, che il muone rientra in questi stati base dei quark leggeri. Il risultato è importante perché il muone, come il reticolo delle particelle pesanti, è di innegabile importanza in questo schema delle cose, anche se le attuali teorie delle particelle elementari non hanno spiegazioni per la sua esistenza.

B. Heim: A questo punto, potresti continuare citando la Chiave 302 de Le Chiavi di Enoch®, in cui si dice che il muone ha un ruolo importante nel permettere all’uomo di sperimentare realtà di dimensione più elevata6.

J. J. Hurtak: In realtà, il muone apre il cono di luce e permette alla consapevolezza umana di fare esperienza di ciò che è normalmente fuori dalla sua portata. Dal punto di vista delle azioni più elevate della creazione, e considerando le particelle con massa maggiore dell’elettrone, possiamo postulare che esista solo un elettrone che è un super-elettrone, indicando tutte le altre relazioni della famiglia come sub-elettroni. Questa relazione è un’estensione della relazione di Feinberg, attraverso l’idea che siamo tutti dimensioni di consapevolezza coesistenti in un solo super-elettrone. A proposito della consapevolezza all’interno del super-elettrone, dobbiamo fare tre considerazioni fondamentali:

a) La realtà ordinaria che percepiamo non è un solo universo. È l’armonia delle fasi dei movimenti di un indefinito numero di universi. b) Ciascun universo, costruzione e configurazione contiene a sua volta un numero infinito di altri universi, con tutte le variazioni e possibilità. c) Le leggi fisiche della scienza tridimensionale e della Fisica, così come le conosciamo, sono sostituite da una Fisica della consapevolezza che organizza e cambia la forma dalle dimensioni superiori dell’esistenza universale. La materia, così come noi la vediamo, è semplicemente luce avvinta alla gravità. Quindi, si potrebbe dire che il cambiamento quantico evolutivo in relazione ai processi superluminal inverte la luce legata alla gravità e manifesta un nuovo quanto di luce. Quest’ultimo, nei testi di scienza ermetica, viene definito “Gewiyyah” (luce in aramaico), mentre nel Nuovo e Antico Testamento è il corpo di luce della figura del Cristo.
Ovvero, esiste un’evoluzione che parte da un sistema-corpo basato sul carbonio e arriva, attraverso una risonanza super-fotonica, a un corpo di luce di intelligenza superiore.

Il corpo è formato da un processo di luce più elevato e uno stato-luce, o stato-luce ordinario, costituito a partire da particelle elementari.

B. Heim: Cos’è questo processo di super-luminosità?

J. J. Hurtak: Qui definisco energia superluminal un’energia meta-fotonica operante con l’esistenza di un processo di mente universale in termini di programma genetico. Dobbiamo comprendere che l’efficienza di un insieme di informazioni genetiche e della loro trasmissione è tanto elevata che la termodinamica non riesce a spiegarla

1. Di fatto, la seconda legge della termodinamica non può spiegarla, mentre il superluminal sì, attraverso l’inversione dell’entropia e la rottura della struttura materia-energia alla base della vita.

B. Heim: Domanda numero 4: L’aumento della massa relativa osservato nel moto traslatorio si applica anche al moto rotatorio? Oggi, i teorici della particella elementare con cui ho parlato ritengono che esso non si applichi, almeno non in una misura per loro significativa. Invece, i testi classici sull’argomento sostengono che tale aumento si applica, sia dal punto di vista della relatività speciale sia da quello della relatività generale, e che i dati sperimentali confermano questa opinione.

J. J. Hurtak: Fenomenologicamente, questo risultato relativistico è indispensabile per la formulazione del modello del quark leggero. Se correttamente calcolato, fornisce valori per quantità spettroscopiche come lo spin e i momenti magnetici. Si riferisce anche a stati base di spin e di non-spin, e porta il muone nello spettro di massa delle risonanze dell’adrone. Più precisamente, ricerche nella University of California (SLAC) mostrano che il moto rotazionale delle particelle elementari attraverso il movimento ortogonale può essere influenzato da energie parafisiche suscitate da taluni sensitivi e da coloro che possono attingere ai poteri più elevati della consapevolezza. Grazie a questo potere della consapevolezza di operare attraverso forme geometriche di pensiero, si possono attivare straordinarie griglie geometriche in grado di determinare certe reazioni di particelle e la direzione dell’elettrone. Possiamo spingerci fino ad articolare relazioni energetiche attraverso i poteri remoti della mente. Abbiamo scoperto che la possibilità più interessante è che la consapevolezza è la variabile nascosta che provoca le transizioni del quanto singolo da una realtà evolutiva all’altra. La teoria quantica della scienza tradizionale è una teoria puramente statistica, del tutto incapace di spiegare le transizioni dei quanti individuali o i salti quantici verso una nuova realtà. Abbiamo scoperto che l’attuale teoria dei quanti non può spiegare un grande cambiamento evolutivo come un programma genetico in base al quale, poiché ogni evento è fondamentalmente il risultato di uno o più eventi meccanici quantici, il nostro universo è abitato da un numero praticamente illimitato di distinte entità consapevoli pensanti, o esseri intelligenti superiori responsabili del funzionamento particolareggiato del nostro universo.

Abbiamo scoperto che alcuni sensitivi, operando attraverso questi stati più elevati di consapevolezza, potevano influenzare le particelle e gli eventi sotto una campana di vetro, in condizioni di laboratorio. Abbiamo anche scoperto che era possibile invertire i campi magnetici, attivare il flusso protonico e provocare materializzazioni e s-materializzazioni. Queste ricerche, condotte da molti colleghi allo Stanford Research Institute hanno rappresentato un grande passo avanti rispetto agli studi condotti nel Max Planck Institute e la Menninger Klinik (USA) all’inizio degli anni settanta. Abbiamo scoperto che queste straordinarie energie parafisiche avevano la loro origine in mutamenti energetici avvenuti in bambini capaci di attingere ai livelli più elevati di consapevolezza. La considerazione di queste menti dotate, comunque (condotta attraverso ricerche private negli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Europa), riflette soltanto la profondità del nostro processo evolutivo in quanto modello microcosmico operante all’interno della mente divina. Questa mente, o Mente-1, è stata formulata a partire da un’entità più elevata, o una superiore Mente-2, la quale irradia un potere e una realtà olistiche attraverso cui la vita può essere riformulata, riprogettata e rivitalizzata. A questo proposito, postuliamo l’esistenza di un nuovo araldo del cambiamento. Per usare un’antica metafora, sembra esserci una nuova generazione di “Christopheroi”, o portatori del Cristo, in grado di operare con corpuscoli quantici di luce dalle dimensioni superiori attraverso il processo della trasduzione di energia, connessa a una fonte di energia superiore, o all’energia della Presenza Divina.

E questo consente di configurare mentalmente l’evoluzione umana in modo da connetterla a un processo evolutivo superiore, con il risultato di superare le “chiusure” della mente, in modo che le idee e le facoltà super-risonanti possano giungere “dall’alto”. Ciò permetterà una nuova presa di coscienza scientifica, che a sua volta potrà condurre a un mutamento quantico per l’intera razza umana. In relazione alla domanda numero quattro (“L’aumento della massa relativa osservato nel moto traslatorio si applica anche al moto rotatorio?”), io e i miei colleghi abbiamo osservato che le equazioni della relatività per sistemi rotanti costituiscono il legame tra il muone e gli adroni, oltre che il legame tra gli stati comuni di consapevolezza e quelli alterati, superiori. Ciò ha ripercussioni enormi, perché ci porta a comprendere l’intero programma dell’uomo nuovo, i poteri della mente e le nuove metascienze dell’intelligenza. …

Note 1. La seconda legge della termodinamica afferma che per effetto di un qualsiasi scambio di energia all’interno di un sistema fisico, il disordine (l’entropia) del sistema aumenta inevitabilmente. Poiché un aumento del disordine del sistema equivale a una perdita di informazioni, e poiché uno scambio di energia può essere considerato uno scambio di informazioni, la seconda legge può anche essere interpretata come segue: in qualsiasi sistema fisico, qualsiasi scambio di informazioni è accompagnato da una perdita di informazioni. Ciò implica che per un sistema fisico come quelli genetici non può esistere una trasmissione di energia libera da errori. Il fatto che i processi genetici sembrino privi di errori suggerirebbe allora l’esistenza di altri meccanismi, liberi dalla seconda legge della termodinamica, o che l’energia venga continuamente immessa nel sistema genetico da un’altra fonte, durante tali trasmissioni di informazioni.

 2. La teoria dei quark è stata creata nel 1963 da Murray Gell-Mann e George Zweig per spiegare il comportamento degli adroni, quelle particelle interagenti attraverso la forza forte. Essenzialmente, la teoria afferma che gli adroni sono composti di particelle più piccole, i quark, e che questi ultimi si combinano in due possibili modi: in gruppi di tre o in coppie di quark – antiquark. 3. La chiave 106 de Le chiavi di Enoch® affronta l’argomento del mondo di massa negativa (Le chiavi di Enoch® è un libro spirituale – scientifico che tratta delle nuove aree della ricerca scientifica. Ulteriori informazioni si possono trovare su www.keysofenoch.org).

4. Mettendo da parte le antiparticelle, queste diciannove particelle sono ricavate dai seguenti insiemi di particelle: il fotone, i sei membri della famiglia del leptone (elettrone, muone, tauone e i tre tipi di neutrini), gli otto barioni (protone, neutrone, le tre diverse particelle sigma, le due particelle chi e la lambda) e i sei membri della famiglia del mesone (due pioni e tre kaoni). Calcolando le anti-particelle, questo elenco comprende ovviamente più di diciannove particelle. Inoltre, grazie all’evoluzione degli acceleratori di particelle, l’elenco continuerà sicuramente a crescere. Comunque, qui si afferma che esistono solo diciannove membri di questo insieme che hanno un ruolo fondamentale nella trasmissione di informazioni.

5. Ovvero, ognuno dei metodi può essere considerato una rotazione nello spazio o nel contesto appropriato.

6. La chiave 302 de Le chiavi di Enoch® tratta del ruolo del muone in quanto portatore di informazioni da un universo all’altro e attraverso paradigmi di dimensioni diverse.

7. Dialogo con il dr. Pierre Noyes, Stanford Linear Accelerator, agosto 1980.

James J. Hurtak, Ph.D., Ph.D., Scienziato Sociale e Futurista, è Fondatore e Presidente dell’organizzaione internazionale Academy for Future Science. È stato professore alla California State University e alla Northridge and California State University, a Los Angeles. Ha studiato alla University of California (Ph.D) e alla University of Minnesota (Ph.D). Ha pubblicato molti articoli e libri. Ha presentato le sue ricerche scientifiche all’Accademia delle Scienze di Mosca e a quella di Pechino. È stato direttore del TMAC (Technology Marketing Analysis Corporation), che ha sponsorizzato insieme al Dipartimento dell’Energia e al Dipartimento del Commercio USA il più grande simposio sulle energie rinnovabili (RETSIE), per cinque anni consecutivi, allo Anaheim Convention Center in California. Esso ha riunito più di cinquemila ingegneri e imprenditori, esperti di mercato e rappresentati di governo da cinquantaquattro Paesi. È autore di più di venti libri, tra cui Consciousness, Energy and Future Science (2003). Il dr. Hurtak ha condotto alcune delle ricerche più avanzate sulla vista e la comunicazione remote con il dr. Andrijah Puharich. Come consulente sul futuro della scienza, è stato oratore al Summit Mondiale dell’ONU sullo sviluppo sostenibile a Johannesburg, nell’agosto 2002, e alla United Nations Television sui progressi nella medicina e la depurazione delle acque nei Paesi in via di sviluppo. Il dr. Hurtak è membro della New York Academy of Sciences, la Mars Society, la American Association for the Advancement of Science e la S.P.I.E.


Se desiderate sapere di più su Le Chiavi di Enoch (The Keys of Enoch®) potete contattare
italia@affseuropa.org  Tel: 0575-614146 - http://www.futurescience.org/ - http://www.affs.org/

 


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