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Radioattività sottile da Fukushima: l'ipotesi di Roberto Zamperini


Roberto Zamperini - 01/01/2016

Tratto dal blog di Roberto Zamperini.

Sabato e domenica mi sono trovato con un piccolo gruppo di domoterapeuti tutti di alto livello percettivo, per un incontro in cui ci si scambiavano esperienze sullo stato dell’arte. L’incontro si è tenuto a brevissima distanza dal Parco degli Acquedotti a Roma ed era scontato che parte delle nostre esperienze si facessero in quella sede. Ci trovavamo dunque all’aperto, in una bella giornata di sole, circondati da cinofili, podisti e ciclisti del week end, quando, improvvisamente, ci siamo accorti che tutti quanti noi avevamo un enorme Ming Men ed un inesistente Ajna. Per chi non lo sapesse: il Ming Men è un chakra posto sulla colonna all’altezza del disco L3 – L4 opposto all’incirca all’ombelico. Si tratta di un chakra che controlla i reni e le surrenali. E’ tristemente famoso perché, quando è iperattivo, rappresenta un segnale preoccupante. E’ ancor più preoccupante se contemporaneamente l’Ajna (un chakra posto tra le sopracciglia che controlla, tra l’altro, occhi, neuroni, ipofisi ed ipotalamo) è ipoattivo. Ebbene, tutti noi avevamo un Ming Men iperattivo ed un Ajna ipoattivo. Sapete cosa rappresenta questo schema energetico? Cancro.

Per chi avesse dei dubbi: questa struttura energetica è contemporaneamente sia un sintomo sia una precondizione cancerosa, ovvero è in sé, un fattore che può scatenare il cancro. Almeno, questa è la mia opinione. Naturalmente non pretendo sia condivisa dall’establishment degli oncologi (anche se molti oncologi sono in segreto assolutamente d’accordo con me, ma non possono esprimere opinioni del genere, se non vogliono essere immediatamente buttati fuori dagli ospedali in cui lavorano).

Ritorniamo alla nostra esperienza. Quanto stavamo percependo era l’effetto di qualche esercizio che avevamo praticato noi del gruppo? No, perché un rapido test ci aveva confermato tutti i cinofili, i ciclisti e i podisti avevano lo stesso nostro schema energetico. Il pensiero è andato immediatamente a Fukushima e al disastro nucleare che in quella città giapponese si sta consumando. Ma, com’è noto, gli esperti avevano negato che la nube radioattiva avrebbe portato radioattività in Italia e mie fonti personali dell’Istituto di Fisica dell’Università di Roma lo avevano confermato. I contatori geiger davano valori assolutamente irrisori. Dunque? Se l’effetto non era dovuto alla diffusione planetaria della nube di Fukushima, cosa si doveva pensare?

Un elemento di grande interesse era il seguente: se qualcuno di noi si riparava sotto uno degli archi dell’acquedotto Felice, il sintomo sottile spariva rapidamente, per riprendere quando ci si metteva sotto la luce del cielo e del Sole. Conclusione: il fenomeno era generato da una radiazione proveniente dal cielo e/o dal Sole.

Un secondo elemento di riflessione: stamani il cielo è nuvoloso e l’effetto è molto meno appariscente di ieri. Non ho ancora verificato cosa succeda la sera.

Presento qui la mia tesi alla quale attribuisco un 90% di credibilità, lasciando solo un 10% al dubbio e ad altre ipotesi alternative.
1. L’effetto non è denso, ma solo sottile (almeno per ora!).
Questo spiega l’incongruenza tra la nostra esperienza e i dati dell’Università. In verità, nulla di sorprendente: la possibilità di trasferire sintomi per via sottile è ben nota a tutti i ricercatori (ed io stesso ho fatto migliaia di esperienze in questo senso), meno che, naturalmente, agli irriducibili figli di Simplicio, che si ostinano a negare che la Terra si muova e giri intorno al Sole. Ma su costoro s’è persa oramai ogni speranza. Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate …

2. Se l’effetto è sottile, si deve trovare un conduttore denso che faccia da collettore per la componente sottile del disastro nucleare giapponese. Questo collettore ritengo sia la ionosfera terrestre.
In effetti, la ionosfera è un plasma freddo e, come tale, è conduttivo e sembra comportarsi come un vero e proprio circuito elettrico in grado di trasferire correnti elettriche da un punto all’altro del globo. E’ su tale base che, presumibilmente, Nikola Tesla basava i suoi studi per la trasmissione wireless di corrente elettrica e, sempre su tale base, si dice siano basate le ricerche di HAARP.

3. Pertanto, la ionosfera è un ottimo conduttore sottile.

4. La radiazione sottile attivante il Ming Men, come abbiamo verificato, si diffonde dall’alto verso il basso.

In conclusione, sembra del tutto plausibile pensare che la componente sottile del disastro nucleare di Fukushima sia sia potuta diffondere per tutto il pianeta in tempi molto più brevi di quelli necessari ad un vento dell’atmosfera. Una volta raggiunto un punto qualsiasi del globo, la radiazione sottile del disastro di Fukushima si diffonde verso il basso.

Da tutto ciò si conclude che gli effetti di Fukushima si diffonderanno per tutto il pianeta, indipendentemente dalla diffusione delle polveri radioattive e dell’acqua del mare resa radioattiva.

Ecco alcune regole per proteggersi dalla radiazione sottile di Fukushima
PRIMA REGOLA: evitare la radiazione che scende direttamente dallo zenith.
Se questo non fosse possibile, perché, per lavoro o per altro si deve stare all’aperto, sarà bene indossare un cappello, un berretto, un fazzoletto.
La radioattività sottile NON è collegata al Sole e si percepisce anche di notte.
SECONDA REGOLA: seguite la PRIMA REGOLA anche di notte. Sta arrivando la bella stagione e c’è l’abitudine di cenare all’aperto: tenete il berretto o il fazzoletto anche quando fa buio.
TERZA REGOLA: sulla spiaggia state sotto l’ombrellone, anche se non è necessario che stiate all’ombra.
L’effetto Fukushima è replicato dalle superfici riflettenti, come l’asfalto della strada, la superficie del mare, gli specchi delle vetrine e dell’auto, eccetera.
QUARTA REGOLA: indossate occhiali da sole soprattutto alla guida. I migliori sono quelli a specchio e quelli polarizzanti.
QUINTA REGOLA: fare spesso lo shampoo.
SESTA REGOLA: non asciugate le lenzuola e gli indumenti al Sole o, se lo fate, metteteli sotto una tettoia in modo da seguire la PRIMA REGOLA .
SETTIMA REGOLA: non solarizzate l’acqua o cristalli al Sole o, se lo fate, utilizzate uno schermo messo a perpendicolo sull’oggetto o l’acqua da caricare (PRIMA REGOLA).
OTTAVA REGOLA: lasciate la frutta e la verdura per almeno un’ora a decongestionarsi in acqua e sale.
NONA REGOLA: acquistate molti kg di sale da cucina, meglio se iodato. Non aspettate che arrivi sul mercato quello che ha assorbito la radioattività sottile (o peggio quella densa!)
DECIMA REGOLA: testate tutto quello che acquistate che è un alimento o che è destinato al vostro corpo (creme, dentifrici, acqua di lavanda, saponi liquidi, eccetera)!
Per finire: queste semplici regole dovrebbero essere seguite soprattutto con i bambini.

Per il momento è tutto ma …
invito tutti coloro che sono in grado di percepire le energie sottili


1. a ripetere le nostre esperienze di sabato e domenica;
2. prendendo nota di dove si trovano nel momento del test (al chiuso? all’aperto?)
3. alla condizione del cielo (Sole? nuvole’)
4. e l’ora in cui hanno fatto questa ricerca.
5. Inviatemi le vostre esperienze sotto forma di commento a questo post.
Grazie a tutti voi.

Tratto dal blog di Roberto Zamperini.



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