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La carenza di vitamina B6 può causare iperattività nei bambini

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Fiamma Ferraro - 01/01/2016

Uno dei problemi la cui frequenza nei bambini sta aumentando ad un ritmo esponenzionale è il disordine di deficit d’attenzione ed iperattività (ADHD). Ne ho parlato diverse volte (ad esempio nel mio notiziario http://www.prosalutaris.com/ultimonotiziario.html)  in cui mi sono soffermata sul collegamento tra questo problema e la mancanza di movimento dei bambini. 

Ora vorrei invece  riprospettare il collegamento, non raro, tra  iperattività (ADHD) e vari disturbi comportamentali e la criptopirroluria. Cos’è la pirroluria (o criptopirruluria, come viene da alcuni chiamata)?  Si tratta di una disfunzione metabolica scoperta circa 50 anni fa dal medico americano C. Pfeiffer, ma che pochi, anche tra gli addetti ai lavori, conoscono .

Nell'organismo, la presenza di quest'affezione, di per sé asintomatica, comporta la produzione di sostanze chimiche, i  pirroli, e la perdita di elementi essenziali, tra cui la vitamina B6 e lo zinco. E' semplice diagnosticare la criptopirroluria, in quanto i pirroli vengono escreti nelle urine. Il tasso  di pirroli nelle urine nella popolazione normale si aggira sull'11% mentre nei casi di pirrolurici è notevolmente più elevato. Si tratta di un esame diagnostico di cui pertanto parlo anche nel sito del mio studio medico (www.saluteglobale.com/accertamenti.html)

Avevo attirato l’attenzione sulla criptopirroluria in un mio “vecchio” notiziario del gennaio 2005, (http://buteykoitalia.homestead.com/Untitled1.html ) in cui scrivevo che   “A quanto messo in luce da recenti ricerche vi sarebbe, in numerosi bambini iperattivi, una cronica carenza di vitamina B6 e di zinco. Questa carenza sarebbe causata da un difetto metabolico, del nome di "pirroluria", che porta questi bambini ad eliminare gran parte della vitamina B6 nell'urina, finché le riserve sono esaurite e di conseguenza  si verifica anche una grave carenza di zinco. La carenza di queste due sostanze provoca appunto i problemi psichici e comportamentali sopracitati. Inoltre la mancanza di vit. B6 provoca una mancanza di serotonina che a sua volta può provocare un appetito eccessivo per i dolciumi. In particolare nei bambini asmatici ed allergici la somministrazione di antistaminici e nei casi più gravi del cortisone, aggrava la carenza di vit. B6.

Un'alimentazione normale, pur sana, non è sufficiente  per ricostituire e mantenere nei bambini che soffrono di "pirroluria"  le quantità necessarie di vitamina B6 e di zinco ed occorre intervenire con integratori (ovviamente non in base al principio del "fai da te" ma attirando l'attenzione del proprio medico su tale possibilità  affinché siano   prescritte le analisi del caso.”

Avevo poi aggiunto che secondo il prof. Kamsteeg (uno dei maggiori esperti in materia) la criptopirroluria fa parte del gruppo delle porfirinopatie, e cioè di disturbi del metabolismo delle porfirine, conosciuti da quasi un secolo. A seguito  dello sviluppo, da parte della famosa Mayo Clinic americana (fin dal 1995!) di un test enzimatico particolarmente sensibile per la misurazione delle porfirine nel sangue e non solo nell’urina, si è constatato che non si tratta, come si riteneva in precedenza, di una malattia rara (1:10.000) ma di una condizione abbastanza frequente (1:20 tra gli uomini e 1:10 tra le donne) che, diversamente da come si credeva, può in moltissimi casi avere un decorso lieve e quasi impercettibile; magari non si manifesta proprio oppure, quando si manifesta, non viene diagnosticata e viene confusa con altre malattie.  Uno dei centri che in Europa hanno approfondito meglio l’argomento delle porfirinopatie è in Germania, (www.doss-porphyrie.de/kompetenzengl.html). Vi sono ovviamente anche siti italiani (ad es. http://www.amapo.it) che però continuano in genere a presentare la porfiria come una malattia rara. E’ importante a mio avviso accertare se sia presente una porfirinopatia anche perchè per questo problema   vi sono dei fattori che possono   aggravare una situazione latente e scatenare un attacco acuto: tra questi fattori vi sono innanzitutto numerose medicine.

Altri fattori aggravanti sono lo stress, diete drastiche, attività sportiva eccessiva, il sole in alcuni casi, ed altro. Quanto alle  misure da prendere per mettere riparo alla carenza di vitamina B6 e zinco alla quale accenno sopra, occorre considerare che in caso di pirroluria vi è un difetto nell’assimilazione della vit. B6, che l’organismo non riesce a trasformare nella sua forma finale (P5P, piridox-5-fosfato) e quindi la B6 va somministrata direttamente in questa forma (sempre evitando il “fai da te”, anche perché in caso di pirroluria vi sono molte sostanze, anche benefiche e naturali, alle quali i pirrolurici reagiscono male).

Concludo riportando sull’argomento alcune osservazioni interessanti di uno dei maggiori esperti, il medico tedesco Bodo Kuklinski, il quale osserva che  la pirroluria stessa presenta anche dei vantaggi.  

Il quoziente d’intelligenza nei bambini che ne soffrano si aggira di regola sul 130. Inoltre essi hanno anche talenti artistici. Se una pirroluria viene riconosciuta per tempo e se si adotta la linea d’azione necessaria, questi bambini sono in grado di  sviluppare pienamente i loro vantaggi; sono in grado di riconoscere immediatamente, da una prospettiva  più allargata, le correlazioni tra argomenti e sono molto creativi e innovativi. Hanno una spiccata esigenza di sincerità e verità, e quindi spesso devono affrontare attriti con colleghi e superiori.

La cosa più grave nel non riconoscimento e non trattamento dei criptopirrolurici consiste nel fatto che cade così attraverso le maglie del sistema sanitario proprio la parte più intelligente di una popolazione, che non riesce a dispiegare in pieno le sue attitudini perchè deve spesso combattere con problemi di salute. I pirrolurici sono sempre in anticipo rispetto ai tempi, hanno intuizioni, capacità di innovazione e creatività.  Nei casi in cui la causa di patologie che pure interessano vari organi consiste solo nella pirroluria, il trattamento può essere molto rapido. Certo non basta tuttavia aprire la bocca ed ingoiare vitamine a chili. Il medico curante deve conoscere tutto il raggio d’interazione delle vitamine, degli elementi in traccia e degli aminoacidi. Dei pirrolurici trattati bene sono in grado, dopo circa tre mesi, di correggere da soli i loro deficit biochimici. La conseguenza è che il medico non rivede più i suoi pazienti.



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Fiamma Ferraro
 È  laureata in medicina e scienze mediche in Irlanda. Ha completato la formazione specifica in medicina generale e ha conseguito titoli in... Leggi la biografia
 È  laureata in medicina e scienze mediche in Irlanda. Ha completato la formazione specifica in medicina generale e ha conseguito titoli in scienza della nutrizione e terapia chelante in Germania, omotossicologia, fitoterapia e ozonoterapie presso le Università di Siena e Firenze, psicofarmacologia con l'Università di Harvard (USA) e... Leggi la biografia

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