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Orgone, clima e scie chimiche

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Claudio Rigatti - 01/01/2016

Essendo il naturale evolversi dei cicli metereologici direttamente legato alla dinamica dei potenziali dell' orgone ambientale, nel caso in cui si vogliano effettuare delle modifiche climatiche contro natura è necessario a priori poterli controllare e dirigere a piacimento.
In soldoni il controllo climatico quindi si farebbe in due fasi, nella prima si eliminano le componenti che sono il naturale clima, nella seconda si immettono quelle artificiali.
Tradotto in termini orgonici la fase uno è fermare completamente il moto naturale dell' orgone e creare delle "celle" geografiche isolate tra loro, mentre la fase due è creare delle correnti artificiali di orgone.

Per potere quindi scrivere nella lavagna climatica è necessario prima cancellare le configurazioni originali, tenere lontane le influenze naturali e mantenere una "tavola vuota" da potere poi riempire a piacimento con le proprie configurazioni.

Tali compiti di manipolazione dell' orgone in questa teoria sono svolti dal complesso degli aerosol atmosferici dovuti alle scie chimiche, in simbiosi con le sottostazioni Haarp sparse per il territorio.
La parte relativa al blocco del moto naturale dell' orgone nel volume di aria scelto è svolta principalmente dalle scie chimiche, quella relativa alla delimitazione di celle distinte e all'immissione attiva di nuove configurazioni dalle potenti antenne Haarp.

Fase Uno Scelta obbligata è quella dell'alluminio, come elemento principale delle scie chimiche. Questo atomo oltre a costituire un ottimo schermo riflettente la luce solare è l'elemento che dagli studi di Wilhelm Reich fornisce la più alta resistenza all' orgone durante il suo attraversamento.

Da queste nozioni è chiaro come per fermare il moto naturale dell' orgone ambientale il metodo migliore sia usare l'alluminio come agente frenante sia per il moto esistente, sia come schermo per l'energia solare che lo genera.
Essendo difficile erigere lamine altissime e lunghe migliaia di km il metodo più semplice è quello di diffonderne fini particelle sospese nel volume di atmosfera scelto per le modificazioni climatiche.
Come effetto secondario, l'energia cinetica dell' orgone perduta viene convertita in energia cinetica del mezzo frenante, in questo caso frenando l' orgone si scalderanno sensibilmente le particelle di alluminio sospese, alzando la temperatura ambiente 

Fase Due Essendo la dinamica del clima naturale frutto quasi esclusivo dell'instaurarsi e dell'evolversi dei potenziali (condensazione)e delle correnti (moti di masse d'aria) nell'orgone si possono, per via elettronica, creare eventi climatici artificiali.

Viene da se che il frenare una cosa può essere fatto in modo passivo ( come una diga frena l'acqua ) ma per generare un moto non-naturale è necessaria per la stessa logica una grande quantità di energia sapientemente indirizzata.
Si possono quindi creare o contrastare i potenziali naturali dell' orgone, nella maggioranza dei casi attraverso le seguenti applicazioni delle tecniche presentate in (http://giftingitalia.org/clima.htmlsi):

Discioglimento di nubi:

Il vapore acqueo richiede l'esistenza di potenziali nell' orgone ambientale per condensare in nuvola, e in seguito di potenziali ancora superiori per condensare in goccia di pioggia. Quindi, teoricamente, annullando totalmente ogni moto naturale dell' orgone si crea una situazione di "laghetto stagnante" ( Dor ), la nuvola appena arrivata non è più in grado di restare condensata, allora ritorna vapore e si assiste al triste fenomeno di "discioglimento delle nubi in masse informi" accompagnato di solito da una diminuzione della visibilità a causa di tutto il vapore acqueo liberato dalla nube disciolta che sarebbe quello che viene chiamato di solito "nebbia chimica".
Nel caso di perturbazioni più intense vista la maggiore entità dei potenziali dell' orgone coinvolti non si riesce a disciogliere completamente la nube, ma si impedisce la successiva condensazione della goccia di pioggia facendo transitare le nubi senza precipitazioni, accompagnate da una ancora più densa "nebbia chimica".

Prevenzione della formazione di perturbazioni

Nel caso di zone naturalmente ricche di forti potenziali nell' orgone ( le montagne ) occorrebbe anche inibire localmente la formazione dei banchi di nuvole. L'operazione non è semplice come in pianura e nelle coste, povere di potenziali naturali a causa del territorio pianeggiante, quindi è necessario anche l'intervento elettromagnetico oltre a quello chimico. Infatti la causa dei forti potenziali ( e delle usuali copiose pioggie montane ) è nelle punte delle montagne, che si comportano naturalmente come delle "pompe" di orgone, essendo il potenziale orgonico della terra minore di quello dell'aria, ed essendo il moto naturale dell' orgone dal potenziali più basso a quello più alto è facile capire come enormi flussi di orgone si incanalino attraverso le montagne per fuoriuscirne dalle punte, e si hanno i vortici ascendenti di orgone tipici delle vette montane.
Visto l'enorme flusso concentrato in un solo punto credo che i soli aerosol di alluminio delle scie chimiche non possano essere sufficienti a fermarne il moto, quindi intervengono le sottostazioni Haarp (proprio per questo motivo sono quasi sempre sulle montagne) generando dei controflussi di verso opposto che fermano il vortice naturale.

Avendo cosi' formato il "laghetto stagnante" di orgone Dor anche in montagna si viene a inibire la possibilità di formazione di nuvole localmente, e si ha un eventuale "effetto muro" sulle perturbazioni già formate in arrivo.

Mantenimento di alte pressioni anomale

E' documentato dettagliatamente in un libro di James DeMeo un caso eccezionale di alta pressione anomala e persistente sugli Stati Uniti nel biennio 1980-1981.

In condizioni climatiche naturali le responsabili delle condizioni atmosferiche sugli Stati Uniti centrali. ( la famosa Belt Farm, dove sono situate la maggioranza delle terre coltivate statunitensi ) sono due maggiori correnti orgoniche, solitamente la corrente 1 fluisce nel nord America attraverso il messico occidentale, mentre la 2 fluisce da ovest verso est.
Le perturbazioni e le copiose usuali pioggie estive, ed in cicloni invernali si sviluppano in maniera preferenziale proprio in questa zona degli Stati Uniti a causa delle forti differenze di potenziali nell'orgone della zona indotte dall'incrocio di queste due correnti.

In queste figure le correnti orgoniche in questione e la mappa delle terre coltivate:

 correnti orgoniche usa normali

 mappa delle terre coltivate

 correnti orgoniche usa in siccità

Durante questo periodo di siccità, nessuna di queste due correnti penetrò nella parte centrale degli Usa. la corrente 1 vienne deviata verso nord, mentre la corrente 2 venne bloccata e deviata dal suo normale corso verso le regioni del nuovo messico come da "una barriera invisibile" nell' orgone ambientale, creata e mantenuta da potenziali e flussi artificiali indotti elettronicamente.

Come conseguenza della stagnazione dell' orgone Dor su un'area così vasta.si ebbe la formazione nella parte centrale degli stati uniti di ampie regioni di aria secca, quindi alte pressioni e tempo stabile per molti mesi tra il 1980 e il 1981.

Da questa sintetica esposizione emerge subito chiaramente che la chiave di volta del controllo climatico starebbe nella capacità di mantenere l'orgone nello stato stagnante ( Dor ) per lunghi periodi di tempo. Dal punto di vista della difesa dell'ambiente invece la chiave di volta sarebbe chiaramente l'esistenza di tecniche inverse, ossia capaci di riportare il Dor nel suo stato naturale di orgone in movimento, Or.

per approfondire: http://giftingitalia.org/ 


Note: Questo spiega anche il motivo per il quale i voli con le "scie non persistenti" siano effettuati sempre nella troposfera, quindi a bassa quota, perchè è in quella fascia di atmosfera che prendono luogo i fenomeni metereologici perturbativi e i potenziali orgonici da annullare e quindi per motivi economici è inutile considerare spessori di atmosfera maggiori per questo genere di operazioni.
Secondariamente spiega anche il perchè di molti dei voli a quote superiori alle nuvole durante il passaggio delle perturbazioni, effettuati sulla tropopausa per limitarne l'estensione, che è di primaria importanza per avere il controllo completo del percorso seguito dalle perturbazioni. Libere considerazioni tratte dal seguente articolo sul sito Nimbus

Mappa correnti orgoniche da James DeMeo .
Mappa terre coltivate da  Millennium Ecosystem Assessment .
Citazioni dal libro di R.Maglione" .
Citazioni da C.O.R.E pubblicazioni di Wilhelm Reich.
Citazioni da Wilhelm Reich sugli effetti termici degli accumulatori orgonici.
Citazioni da brevetto Welsbach

 



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