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Il Rito, il Sogno e l’Estasi

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Carlo Dorofatti - 01/01/2016

Nel film “Il tredicesimo piano” (1999) viene presentata una realtà multi-livello: ogni universo inferiore è una sorta di videogame tridimensionale – che tuttavia possiede una sua autonomia e quindi una certa sua realtà “intelligente” relativa - cui giocano le persone dell’universo superiore, che lo hanno creato, attraverso l’impossessazione di avatar.
Nel film viene anche mostrata la “realtà prima”, che ha creato la prima simulazione, nella quale alcune “persone” hanno creato una seconda simulazione e così via. Tutte le “persone” delle simulazioni – ad ogni livello
sono del tutto “vive”, intelligenti, senzienti: sono software perfettamente programmati. E alcune di queste cominciano a capire, a ribellarsi. Uno di loro, il protagonista, vivente in una realtà intermedia, che a sua volta gioca con le simulazioni successive, ma che certo non pensava di vivere e di essere a sua volta una simulazione (finchè in maniera spettacolare, un po’ come in Truman Show, scopre la verità sul suo “mondo”), riesce nell’impresa impossibile: la “sua” mente riesce a scalare i livelli precedenti fino ad impossessare quella del suo utente, nella realtà prima. L’escalation gli riesce non dalla sua realtà di partenza ma sprofondando nelle simulazioni inferiori per poi innescare un processo di ritorno tale da “lanciarlo” non già nella sua realtà di partenza, ma in quella precedente, fino alla prima, quella vera.
Questo film è molto interessante, anche perché è stato uno dei primi, basato su un romanzo di fantascienza, a presentare così esplicitamente il modello delle realtà virtuali mettendoci la pulce nell’orecchio che la nostra potrebbe essere una di quelle! (… d’accordo: lo aveva già fatto Platone con il suo “mito della caverna”).
La cosa che mi è venuta in mente guardando questo film è che in effetti la nostra stessa risalita verso la realtà vera non è detto che debba avvenire puntando verso direttamente quella realtà, che di fatto non conosciamo: infatti, secondo me, potrebbe essere invece il risultato di un effetto “elastico” ottenuto spingendoci nel profondo di noi stessi, forse nel profondo della nostra stessa illusione e dei suoi sottoprogrammi.
Sappiamo già che non siamo qui per vivere in uno stato di perfezione, essere divini e fare miracoli, bensì per essere “umani” e destreggiarci, più o meno convulsamente, con questa realtà così contraddittoria, complessa, a volte difficile se non, per lo meno, bizzarra.
Siamo qui per usare gli strumenti di questa palestra, per nutrirci attraverso i cibi di questo “ristorante”.
L’indagine di sé, e se vogliamo la religione, la spiritualità, il misticismo, la magia usano strumenti che in effetti non si rivolgono direttamente alla mèta superiore, ma che anzi esasperano l’illusione nella quale siamo calati: creano degli ulteriori sottoprogrammi attraverso i quali però accorgersi del nostro status e risvegliarci, appunto, non già nella nostra realtà di partenza ma, se pronti per farlo, riqualificarci ad un livello superiore.
Dal mio punto di vista lo stato di coscienza che permette ad ognuno di noi di sganciarci dalla nostra realtà attuale, sprofondarci per poi produrre il contraccolpo di una presa di coscienza superiore e magari definitiva, viene realizzato attraverso quelle che io chiamo “le tre porte della magia”, ovvero il rituale, il sogno e l’estasi.
Sul rituale, sul sogno e sull’estasi lascio ad ognuno di voi indagare, fantasticare, immaginare: sono certo che intuite cosa intendo con quei termini e che avete capito quali sono le tradizioni e le pratiche che si sono maggiormente impegnate su ciascuna “porta” oppure, utilizzandole tutte, come è giusto che sia, hanno lavorato lasciando prevalere un aspetto sugli altri, oppure usando un aspetto per aprire anche gli altri.

Carlo Dorofatti
ANIMA E REALTÀ
Metafisica, Magia, Ricerca Interiore. Spunti per una nuova era di consapevolezza


 

Nel precedente libro Nient’Altro che Sé Stessi (Nexus Edizioni, 2010), Carlo Dorofatti ha esposto il suo approccio alla ricerca spirituale e all’indagine di frontiera. Ora in quest’opera - una sorta di “stato dell’arte” della sua esplorazione – entra nel merito dei contenuti specifici dei suoi studi quali la fisica spirituale, la cabala esoterica, l’alchimia interiore, l’anima, la morte e la reincarnazione, fino a parlare di universo olografico, archeologia “misterica” e viaggi nel tempo, proponendo rinnovate chiavi di lettura alla luce della sua esperienza spirituale ma anche di quella che lui stesso ritiene “una necessaria presa di coscienza” che contrassegna il futuro imminente dell’umanità.

A CHI SI RIVOLGE
A tutti coloro che si pongono il problema di dare un senso a questa realtà. Pur trattando conoscenze e saperi senza tempo, è un libro attuale che si rivolge contemporaneamente a chi muove i primi passi sulla via di una consapevole esperienza spirituale e a tutti coloro i quali già da anni sono impegnati sul fronte della ricerca personale e della divulgazione,
che troveranno in quest’opera significativi stimoli per confrontarsi con i vagiti di una Nuova Era.

L‘AUTORE
Carlo Dorofatti (Milano, 1970) approfondisce da oltre vent’anni, in forma non solo teorica, le tradizioni esoteriche e spirituali d’Oriente e Occidente, le energie e le facoltá sottili dell’essere umano e le cosiddette discipline di frontiera. Tiene conferenze
e seminari presso Centri e Istituti in Italia e all’estero. Fondatore del Centro Studi Ascensione 93, dal 2008 è membro dell’International Conference on Ancient Studies insieme a Graham Hancock, Robert Bauval, Michael Cremo, Andrew Collins e ad altri importanti esponenti internazionali della ricerca libera e indipendente. Pubblica articoli su numerose riviste specializzate e su diversi portali online. Attualmente vive a Vigevano (PV) ed è responsabile dell’ufficio stampa e coordinatore culturale di Nexus Edizioni.
Sito Personale: www.carlodorofatti.com


Carlo Dorofatti
Carlo Dorofatti (Milano, 1970), parallelamente alla sua professione di consulente aziendale e formatore,  esplora da oltre vent'anni le tradizioni... Leggi la biografia
Carlo Dorofatti (Milano, 1970), parallelamente alla sua professione di consulente aziendale e formatore,  esplora da oltre vent'anni le tradizioni spirituali d’Oriente e Occidente, le facoltá sottili dell’essere umano e le cosiddette discipline di frontiera. Tiene conferenze e seminari presso Centri e Istituti in Italia e all’estero.... Leggi la biografia

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