Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Blog / Medicina Integrata

Gozzo tiroideo: curalo con la medicina naturale

5 condivisioni


Vincenzo Valesi - 01/01/2016

Ho 48 anni, sono trapiantata di fegato dal 1988 e sotto terapia antirigetto (Prograf). Da parecchi anni ho problemi alla tiroide (due noduli colloidocistici) nonostante i valori tiroidei non abbiano mostrato alterazioni rilevanti.
Spesso i suddetti noduli si infiammano determinando l'ingrossamento della  tiroide che, a parere di ogni medico consultato, dovrebbe essere asportata. Data la mia condizione non posso sopportare un intervento ma i disturbi (tachicardia, pressione alta e senso di costrizione e soffocamento) sono  difficili da sostenere.
I prodotti naturali fitoterapici vanno spesso in contrasto con le terapie farmacologiche antirigetto, mentre ho avuto per altri problemi giovamento dalle  terapie omeopatiche.
Le chiedo quindi un consiglio per ridurre i problemi e, se possibile, anche la  dimensione dei noduli.

Stiamo parlando del cosiddetto gozzo colloidocistico o struma multinodulare, Per definizione il gozzo è un ingrandimento della ghiandola tiroidea, caratterizzato a livello microscopico da un aumento dei follicoli cioè dei ”serbatoi” della proteina tireoglobulina dalla cui scissione derivano gli ormoni TIROXINA(T4) e TRIIODOTIRONINA(T3).
Si tratta di un problema spesso endemico, cioè legato a condizioni di cronica carenza di iodio nell'ambiente. Tale carenza determina come tentativo di compenso l'ipertrofia, cioè l'aumento di volume della ghiandola, nel cui contesto si manifesta un incremento del numero dei follicoli tiroidei, i quali si accrescono spesso in maniera disordinata. All'interno della ghiandola possono manifestarsi inoltre, come succede spesso quando un letto vascolare predeterminato deve servire una massa di tessuto aumentata, fenomeni ischemici ed emorragici, che favoriscono la formazione dei noduli.

Questa situazione può associarsi a un aumento del TSH cioè dell'ormone ipofisario stimolante la tiroide, che può anche essere nel range di normalità, o spostato verso  il limite alto dei valori, esprimendo in questo secondo caso una tendenza verso la ipofunzione della ghiandola.  Può essere interessante una apertura psicosomatica sul significato della ghiandola tiroide, situata in corrispondenza del 5° chakra, quello  della comunicazione, dell'espressione verbale, della realizzazione sessuale.
Il termine psicosomatico è spesso abusato, equivocato col concetto di isteria o finzione, quando in realtà esprime la realizzazione organica di una necessità, la messa in atto di un processo biologico di sopravvivenza primordiale e ancestrale che si realizza in automatico attraverso meccanismi antichissimi, legati alla messa in funzione di un programma biologico finalizzato alla risoluzione di una necessità vitale, non facendo in questo  differenza fra il materiale e lo spirituale.

Bisogna  sempre distinguere anche fra l'aspetto anatomico della ghiandola, l'aspetto istologico cioè microscopico, e l'aspetto funzionale cioè il livello di ormoni e di eventuali anticorpi antitiroide, i quali potrebbero orientare verso una tiroidite autoimmune di Hashimoto.

Muovendo quindi da queste considerazioni, premessa fondamentale all'attuazione di qualsiasi intervento terapeutico anche di tipo naturale, ritengo che un utile supporto non convenzionale possa essere apportato con l'omotossicologia e la medicina fisiologica di regolazione. Sotto questo aspetto interessante l'utilizzo di GLANDULA THYROIDEA SUIS INJEEL che, contenendo alte medie e basse diluizioni come tutti gli INJEEL è in grado di supportare un'azione di tipo regolativo sul tessuto ghiandolare tiroideo, somministrata anche per via sublinguale in dose di 1 fiala mediamente due vole alla settimana.

A questa assocerei TIROXINA D6 GUNA 20 gocce x 2 volte al giorno. Nel caso di bassi valori di FT3 libero che è la frazione attiva dell'ormone tiroideo, può essere utile l'assunzione di SELENIO  perchè attiva la desiodasi cioè l'enzima che sottrae un atomo di iodio al T4 trasformandolo in T3, l'ormone metabolicamente attivo, per esempio OLIGO SEL PLUS(SOLGAR) in dose di 50 microgrammi(mcg) al giorno. L'assunzione supplementare di IODIO, al di la di quello che è un normale apporto alimentare, non sembra essere particolarmente indicata, perché può a volte costituire  lo stimolo verso la slatentizzazione di aree di tessuto ghiandolare tiroideo iperfunzionante da cui conseguente ipertiroidismo.


I Rimedi Naturali del Medico di FamigliaVoto medio su 3 recensioni: Buono

L'aspetto psicosomatico è finalizzato alla risoluzione di conflitti che riguardano la capacità di comunicare, di esprimersi nell'ambiente, di stabilire relazioni  efficaci per quanto riguarda la sessualità: ovviamente è importante prendere coscienza di queste dinamiche. Se è vero che il primum movens della patologia può essere la carenza di iodio nell'ambiente, non tutti gli individui di una zona carente  di iodio sviluppano il gozzo.  In questo senso quindi possiamo ribaltare il concetto di malattia in quello omeosinergetico di benattia, cioè  tentativo intelligente di ristabilire un equilibrio, in quanto l'inconscio attua risposte automatiche biologiche verso situazioni materiali e spirituali di allarme, non facendo distinzione fra l'australopiteco e l'homosapiens del ventunesimo secolo.
Nella medicina tradizionale cinese la tiroide viene collocata nell'orbita funzionale del fuoco, associato allo stato d'animo della gioia  e degli alti e bassi d'umore, alla espressione verbale, al colorito della pelle. Si potrà trovare altri spunti interessanti su questo argomento anche nel mio libro I rimedi naturali del medico di famiglia”.


Disclaimer: gli articoli hanno il solo scopo di informare su possibili rimedi di Medicina non Convenzionale su determinati problemi di salute. L'editore non si assume responsabilità sull'utilizzo non consono delle terapie consigliate e invita i lettori a non prendere decisioni senza prima aver consultato personalmente il proprio medico o un medico specializzato. 


Vincenzo Valesi
Laureato in medicina, svolge la sua attività professionale in qualità di medico di famiglia, integrando nella pratica clinica di tutti i giorni... Leggi la biografia
Laureato in medicina, svolge la sua attività professionale in qualità di medico di famiglia, integrando nella pratica clinica di tutti i giorni le conoscenze e gli insegnamenti delle medicine non convenzionali con quelle della medicina accademica classica. Da quasi trent’anni si dedica allo studio e alla pratica delle medicine non... Leggi la biografia

5 condivisioni

Informazioni ed eventuale appuntamento per valutazione

postato da Rosanna Rigamonti il 01/05/2019

Sarei interessata a sottoporle il mio caso clinico una volta in possesso di tutti gli esami clinici e strumentali prescritti dall'endocrinologo. Ho recentemente scoperto che il mio ipotiroidismo subclinico ha avuto una evoluzione in ipertiroidismo. Mi è stato dato un farmaco che per il momento non prendo . Preferirei piuttosto tetapie alternative. Grazie se mi vorrà aiutare

 

Gentile Rosanna questo è solo un articolo offerto da un nostro autore, se è interessata ad un consulto medico dovrà trovare i suoi recapiti e rivolgersi direttamente al dott. Valesi. La saluto cordialmente

Potrebbero interessarti altri articoli del blog



Abc della Salute Naturale
Omaggio Abc della Salute Naturale

Iscriviti a My Macro e ricevi questo omaggio!

Voglio ricevere Abc della Salute Naturale

Iscriviti alla newsletter. Per te subito in REGALO:
Abc della Salute Naturale